Carlo Tavecchio si sente accerchiato. Ha l'appoggio di amici potenti, Galliani e Lotito, ma il suo sguardo tradisce ansia, preoccupazione. Il montante scagliato da Roma ha colpito in pieno il favorito alla futura Presidenza della FIGC. L'altra sponda della Capitale, quella giallorossa, ha osteggiato da sempre la candidatura di Tavecchio, lanciando con Albertini l'idea del rinnovamento, ma ora le parole di James Pallotta si spingono oltre. Un vero e proprio affondo, atto a trovare ulteriori appoggi per rompere la fronda pro-Tavecchio.
"La nostra posizione è stata chiara fin dall'inizio. Riteniamo queste dichiarazioni inammissibili e imbarazzanti per l'Italia. Non rappresenta l'Italia e nemmeno la Roma, non capisco come alcuni club lo sostengano".
Una sentenza, senza diritto di replica. La bufera che ha investito il leader della Lega Dilettanti, creando strascichi oltre i confini nazionali, ha portato diversi club di A a rivedere la propria posizione. Dopo Cesena, Sampdoria e Fiorentina, ecco il Sassuolo. Anche il Patron Squinzi ha ritirato l'appoggio a Tavecchio in seguito alla dichiarazione a sfondo razzista del candidato.