LA DEBACLE- Disastroso. Il Milan inizia nel peggiore dei modi la nuova stagione. E' vero, la tournè americana e la Guinnes Cup sono solo amichevoli pre-campionato ma se il buongiorno si vede dal mattino... La squadra di Filippo Inzaghi è troppo simile a quella dell'anno scorso per sperare in una rinascita, o almeno per ora. Dopo l'umiliazione ad opera dei greci dell'Olympiakos, il diavolo si piega davanti alla netta superiorità del Manchester City che dilaga per 5-1 (senza aver infierito). Mister Inzaghi si assume le colpe della sconfitta in conferenza stampa ma questa squadra del Milan ha solo i colori sulla maglietta. Troppi gli uomini non all'altezza, troppe le incognite tra giocatori apertamente sul mercato e altri mediocri spacciati per grandi campioni. Questo Milan ha bisogno di quella rivoluzione che è annunciata orma da anni dagli organi della società ma che, nei fatti, è ancora attesa dai tifosi.

CHI FUORI?- La rosa è ricca, troppo numerosa per una squadra che non gioca le coppe europee, ma la qualità dell'organico a disposizione di Inzaghi sembra (almeno) scarsa. Andiamo per ruolo. Agazzi: se pur incolpevole su alcuni dei gol subiti dal Milan in queste prime amichevoli, non da sicurezza. Un portiere discreto, riserva al Cagliari e titolare solo in una squadra come il Chievo, non è di certo un estremo difensore da Milan, lontano anche dall'ormai stagionato Abbiati. Zaccardo: un campione del mondo certo, ma sembra impossibile che nella rosa della Primavera o in Serie B non ci sia un giovane capace di rimpiazzarlo. Si è dimostrato inadeguato a vestire la casacca rossonera. Constant: riscattarlo per 8 mln è stato un suicidio finanziario-sportivo. Con meno della metà di quei soldi non era meglio prendere Vrsaljko (sempre dal Genoa e tramite Preziosi ndr)?! Essien: problemi con il tetto-ingaggi? Strapagare un ex campione come lui non ha senso. Attualmente non vale la metà di Cristante che, probabilmente, prende un sesto del suo stipendio. Niang: se uno ha talento lo dimostra fin da subito, come hanno fatto un certo Kakà o un certo Pato quando sono arrivati in rossonero. Al Milan non serve di certo un ragazzino viziato, con un carattere complicato e nemmeno soppesato da una grande tecnica. Robinho: penso che gli insulti su twitter riguardanti la sua partenza continuamente posticipata siano l'immagine più chiara del fardello che questo giocatore rappresenta per il Milan. Balotelli: sicuri che serva al Milan? Una prima punta deve garantire gol in doppia cifra e continuità realizzativa. "Super"Mario non fa questo. Davanti all'offerta giusta sarebbe da cedere al volo.

CHI DENTRO?- I soldi scarseggiano e, almeno che Silvio Berlusconi voglia mettere mano al portafoglio, il cash per il mercato arriverà solo dalle cessioni. Il problema del Milan, tralasciando i parametri zero, è che i soldi in questi anni non è che non siano stati spesi, ma sono stati spesi male (vedere Matri)! Chi potrebbe essere utile alla causa? Ochoa: un buon portiere, in grande forma e che tanto bene ha fatto in questi Mondiali in Brasile. Sarebbe il classico (e già citato) "parametro zero". Come ha fatto Galliani a non averlo ancora tesserato? Didac Vilà: è forse peggio di Zaccardo e Constant? Il terzino di riserva (magari seconda) potrebbe già essere in casa, perchè privarsene con tanta fretta? Dzemaili: alla faccia degli scettici uno come lo svizzero sarebbe oro colato in un centrocampo povero come quello rossonero. Sicuramente è più dinamico e incisivo di Muntari, sarebbe un buon sostituto di Poli e, comunque, una mezzala di sostanza ed esperienza. Maher: spendere qualche soldino investendo su un giovane talento internazionale come il centrocampista olandese del PSV? Tanta freschezza e qualità risalterebbero subito nel fisico e grezzo centrocampo del diavolo. Taarabt: non riscattarlo dopo quanto ha fatto vedere nei suoi 6 mesi in Italia, e soprattutto a quelle cifre, sarebbe da pazzi. Con meno di 7 mln Inzaghi avrebbe l'attaccante esterno da affiancare a El Shaarawy. Un giocatore così tecnico e capace di infiammare San Siro è come acqua nel deserto. Dzeko: con i soldi incassati dalla cessione di Balotelli si potrebbe portare finalmente in rossonere un attaccante di peso e caratura internazionale. Al Manchester City il reparto offensivo è affollato e qualcuno potrebbe partire. Milano era già una destinazione gradita ai tempi del Wolfsburg. Avere l'attaccante bosniaco là davanti sarebbe tutta un'altra storia!