Ci sono voluti 120 minuti per coronare la Germania campione del mondo: 24 anni dopo dal 1990, ancora contro l' Argentina. Al Maracanà la squadra di Loew batte 1-0 l'Argentina dopo due supplementari di battaglia grazie a un bellissimo gol di Mario Gotze, entrato a una manciata di minuti dal 90esimo .Cade un'altro tabu, un' europea non aveva mai vinto un mondiale in terra sudamericana. Ha vinto la squara migliore, la squadra più concreta, la più spettacolare. La Germania si aggiudica il suo quarto titolo mondiale raggiungendo l' Italia. Buona partita per l' Argentina che non ha mai mollato.I tempi regolamentari si erano chiusi sullo 0-0, con l'Argentina pericolosa due volte con Higuain e Howedes fermato solo dal palo. Nel primo supplementare grande occasione per Palacio, che fallisce a tu per tu con Neuer poi, quando i rigori sembravano inevitabili, ecco il gioiello di Gotze che fa esplodere la Germania intera ,non aveva fatto benissimo in questo mondiale, ma è entrato con il piglio giusto, trovando la giocata del campione.
Una partita che per la Germania si è complicata prima ancora di cominciare per il risentimento muscolare accusato da Khedira durante il riscaldamento che ha privato Loew di uno dei suoi uomini più in forma. Il ct tedesco ha inserito il giovane Kramer in mezzo e optato per il 4-3-3: piano nuovamente rivisto dopo mezz'ora con per un intervento duro di Garay che ha messo fuori causa lo stesso Kramer con un colpo malizioso alla mandibola: dentro Schuerrle, Sabella, non ha rischiato Di Maria, confermando il 4-4-2 Dalla parte di Lavezzi sono nati tutti i pericoli per la Germania, in grande sofferenza sul cambio di passo argentino: il primo affondo lo ha portato Messi, spesso però fuori dal gioco, con Higuain che non ha trovato il diagonale vincente.
Sembra partire molto bene e sicura di se la squadra di Low, la prima vera occasione è però di marca albiceleste con Higuain che al 4' incrocia di sinistro e per poco non trova lo specchio della porta. Al 21' l'occasione più nitida per l'Argentina della prima frazione di gioco con Kroos che sbaglia incredibilmente un retropassaggio, sul pallone si avventa Higuain che tutto solo davanti a Neuer spara clamorosamente al lato. La squadra di Sabella non demorde e trascinata da un grande Lavezzi continua a far male. Al 30' è proprio il Pocho a far partire un cross dalla destra, Higuain questa volta non sbaglia ma Rizzoli annulla per netto fuorigioco.
Un primo tempo nel quale la Germania ha messo in mostra solo a tratti il suo maestoso possesso: un tiqui-taca ormai entrato nella filosofia di questa squadra ma che ha trovato però pochi sbocchi in avanti. Pochi spazi per Klose, per trovare la porta c'è voluto un inserimento di Schuerlle per impegnare Romero, salvato invece dalpalo sull'incornata da pochi passi di Hoewedes. In mezzo, l'ennesima accelerazione di Lavezzi e una penetrazione di Messi spenta da Boateng quasi sulla linea di porta.
Nella ripresa Sabella si gioca la carta Aguero per Lavezzi. Al 47' ancora Argentina vicina al gol: Biglia imbecca perfettamente Messi ma l'attaccante del Barcellona, solo davanti a Neuer, spedisce sul fondo per una questione di centimetri. lui. La Germania sembra prendere campo grazie al suo possesso ed al 62' è Ozil da buona posizione a non riuscire a colpire con forza verso la porta di Romero. Al 74' Messi cerca lo spazio buono per il tiro dal limite e lascia partire un sinistro a giro senza trovare però la porta. Al 78' Sabella si gioca la carta Palacio levando dal campo Higuain ancora disorientato dopo il duro colpo subito da Neuer qualche minuto prima. All'82' la palla buona capita sul destro di Kroos ma il suo interno è debole e finisce sul fondo. Nei minuti finali c'è solo spazio per i cambi di Gago (per Perez) e Goetze (per Klose). Poi duplice fischio di Rizzoli e spazio supplementari.
Nessuno si è risparmiato nemmeno ai supplementari, aperti dall'occasione di Kroos, murato da Romero, Non è finita, perché tocca a Palacio (97') avere la palla giusta su assist di Rojo: controllo di petto e pallonetto sull'uscita di Neuer, palla sul fondo. Quando tutto lasciava presagire a un finale ai rigori è arrivato il lampo che ha illuminato il cielo di Berlino e distrutto i sogni degli argentini. Ha deciso un colpo di Goetze, dimenticato in mezzo all'area da Demichelis e Garay, splendidamente trovato da Schuerrle. La Germania è campione del mondo per la quarta volta: piange l'Argentina, la festa è ancora una volta tedesca.
L 'Argentina esce a testa alta e con onore. Certo, Messi, dopo averla illusa con le 4 reti nel girone eliminatorio, è praticamente scomparso lasciando a Mascherano il ruolo di leader. Ha terminato la finale con sguardo spaesato e impaurito. Maradona era un'altra cosa. Davvero.
E' il primo titolo per la Germania unificata dopo i tre Mondiali vinti dalla Germania Ovest, dato puramente statistico e che serve solo a spiegare come non sia stato semplice per i Panzer costruire il gruppo giusto. Un lavoro iniziato dieci anni fa e che tra il Mondiale 2010 (semifinale) e l'Europeo 2012 (k.o. contro gli azzurri) ha vissuto tappe di una crescita costante e proficua. Questo era il momento di coronare tutto e la rete di Goetze ha dato senso e compimento.