Il Brasile respira, questo può ancora essere il suo Mondiale, per vincere il quale dovrà comunque evidenziare quei progressi nel gioco che ancora una volta sono mancati. Una seleçao senza idee e molto contratto si fa irretire da una ‘roja’ dal grande cuore, fino a vedere lo spettro di un’eliminazione che avrebbe provocato polemiche a non finire nel Paese. Solo i tiri dal dischetto permettono il passaggio del turno. Cileni a casa, dopo aver confermato di essere squadra solida e ostica. A Belo Horizonte stava per concretizzarsi quindi un’altra tragedia nazionale, un "Mineirazo"
Passa il Brasile, troppo dipendente dalla qualità di alcuni suoi giocatori, Neymar innanzitutto. Stavolta ha deciso la sorte e conta anche questo nel corso d’un Mondiale. Neymar, criticatissimo al Barcellona dove ha inciso pochissimo, è il trascinatore e leader indiscusso del Brasile. Doppietta all'esordio con la Croazia, doppietta contro il Camerun: solo Ochoa gli ha negato il gol contro il Messico. I compagni lo cercano, lui va sempre a prendersi palla: non è mai defilato sulla fascia (pur partendo a volte da sinistra), non pesta i piedi a nessuno al centro (dove Fred gli fa spazio) "Nessuna pressione, sto vivendo un sogno".
Malgrado sia solo un classe '92, Neymar si sta caricando la Seleçao e un'intera nazione sulle spalle: giocate spettacolari e atteggiamento da vero leader, riconosciuto come tale anche da un gruppo che presenta lacune soprattutto a centrocampo e in difesa e continua a non convincere in pieno.
Il Brasile, e Neymar per primo visto sanno che la squadra dipende così tanto da lui. Le parole del giovane talento brasiliano fanno capire con chiarezza quanto la Selecao stia giocando condizionata, anzi oppressa, dal peso delle aspettative. "E' stata la partita più sofferta della mia carriera - ha detto -, mi sono venuti i capelli bianchi e adesso mi sento morto per la tensione e la stanchezza. Il rigore? la cosa più difficile in questi casi è quei passi che fai per andare dal centrocampo verso il dischetto. Mi sono sembrati dieci chilometri e non arrivavo mai...poi per fortuna è andato tutto bene".
il pantalone si abbassa.. - II pantaloncini di Neymar abbassati oltre il dovuto al termine della partita fra Brasile e Camerun non sono passati inosservati. Le tifose in visibilio, per il loro idolo e sex symbol in bella mostra. Molto meno entusiasta, invece, la Fifa che è intenzionata a mettere sotto indagine il brasiliano Neymar, involontario (forse) protagonista di un episodio dipubblicità occulta al termine di Brasile-Camerun. Neymar, al termine del match, è rimasto a torso nudo e ha leggermenteabbassato i pantaloncini: il "caso" vuole che il suo intimo fosse marchiato dallo sponsor del giocatore, messo così in bella vista. Non è il primo episodio, nè il primo riguardante Neymar: il brasiliano, durante il match valido per il titolo contro l'Atletico Madrid mostrò innumerevoli volte il logo di uno dei suoi numerosi sponsor ben segnalato sui boxer. Il caso più clamoroso però fu quello con protagonista Nicklas Bendtner, che dopo una rete contro il Portogallo negli Europei del 2012 abbassò i pantaloncini così tanto da mostrare il suo sponsor. I giocatore era stato sanzionato con una multa di 100mila euro e una giornata di squalifica, da scontare in competizioni internazionali FIFA: se capitasse lo stesso a Neymar, il Mondiale intero potrebbe cambiare, essendo già ai quarti di finale.
Diego Armando Maradona accende a modo suo il Mondiale. Lo fa con una serie di dichiarazioni velenose dopo Brasile-Cile in cui spiega che no, il Brasile non meritava i quarti. La qualificazione del Brasile, per Maradona, è la prima ingiustizia del Mondiale: “Il Cile ha vinto tutti i rimpalli e la chiave del match è stata la decisione di Sampaoli di chiudere le fasce laterali. Gli esterni non hanno combinato nulla. Il Brasile è stato salvato da quei due mostri in difesa, David Luiz e Thiago Silva, ai quali oggi si è aggiunto il portiere, Julio Cesar”. Quello che manca al Cile, per Maradona, è un’idea di gioco, e arriva anche una stoccata su Neymar:il Brasile “non sta pensando a vincere il Mondiale, ma solo a come fare arrivare la palla a Neymar. Sanno che stanno giocando male e ora si copriranno, forse mettendo più gente a centrocampo. Comunque Neymar ha problemi fisici, non si è visto nel secondo tempo, anche se ha realizzato il rigore con grande classe”.
La Colombia potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile, mentre Scolari parla di "complotto arbitrale al contrario", nel senso che la Fifa vorrebbe far vedere che la squadra di casa non viene favorita e quindi il Brasile viene penalizzato. Così ha avvisato che "la mia pazienza è finita, tornerò a essere aggressivo, e ai tifosi dico di prepararsi ad altre emozioni forti". Intanto dovrà sostituire lo squalificato Luiz Gustavo. Il Brasile è questo, finora non incanta e per vincere il Mondiale di casa ci vuole ben altro.