Ci siamo: L'Italia parte il suo cammino verso il Mondiale in Brasile. Incomincia da Coverciano, dopo una prima seduta in mattinata di allenamento fisico, Cesare Prandelli ha rilasciato la prima conferenza stampa, di questa, speriamo, lunga avventura. Tanti i temi affrontati:
"Era in programma una seduta così lunga. Cercheremo di dare supporto importate ai ragazzi, da lunedì saremo nel dettaglio".
Poi Prandelli, parla dei ventitrè. "Spero che sino all'ultimo minuto ci siano dubbi, vuol dire che tutti e trenta sono arrivati con entusiasmo e voglia contagiosa. Mi auguro che, da parte anche dei media, ci sia coinvolgimento. Rappresentiamo tutti l'Italia"
Prandelli, che ha parlato anche della questione social network: verrano vietato o no ai giocatori? «In questi giorni lavoreremo non solo sulla quantità, ma daremo ai giocatori supporto perchè da lunedì entreremo nel dettaglio. Dei 23 io posso avere un'idea, ma mi auguro che fino all'ultimo ci siano tanti dubbi, questi giocatori sono arrivati a Coverciano con la voglia di vivere il momento con felicità: dobbiamo essere orgogliosi di quello che andremo a fare. La questione social? Ne parleremo oggi nella riunione tecnica, ma come dicevo qualche giorno fa mi piace responsabilizzare le persone e condividere le scelte: se uno sbaglia, mette in difficoltà tutta, decideremo quindi con lo spirito di essere uniti. Per mia natura non metto divieti, coinvolgeremo anche i familiari, poi vedremo, se c'è da decidere poi lo farò
"Ho sognato un'Italia immacolata, senza espulsioni per gioco violento, che pensa solo a giocare a calcio. Ho sognato che 3 squadre venivano massacrate con 3-4 espulsioni a partita. C'era una sola squadra immacolata ed era la nostra. Ho sognato che al mondiale l'unica squadra che gioca al calcio era l'Italia. Senza violenze o altro", dice Prandelli. "Per me il fallo di Chiellini su Pjanic non è stato un fallo violento. Le polemiche sono placate, mi auguro di non doverne parlare", afferma.
Si passa poi a parlare dei singoli: «Balotelli? I 23 giocatori devono essere 23 risorse, tutti devono sapere che potrebbero bastare pochi minuti per lasciare il segno, se partiamo con questi presupposti, sapremo cosa ci aspetta. Cassano? C'era grande attenzione da tutti oggi, Antonio però l'ho trovato sereno, si è rimesso in gioco e ha vinto: a quell'età si è reso conto di avere l'ultima occasione. Se noi diventiamo i primi tifosi della squadra abbiamo una forza che altri non hanno, dobbiamo saper sopportare e non reagire: se pariamo così, faremo un grandissimo Mondiale, se ci fossero poi giocatori che mettono avanti sempre sè stessi allora diventerebbe un problema, non solo per Antonio, ma per tutti, anche per me stesso, si deve lavorare per tutti, non per un ritorno personale. I gossip su Buffon? Nella vita privata delle persone non entro e non vorrei mai entrare, lui ha sempre mostrato attenzione nel proteggere la famiglia, non saprei che dire: mi spiace per la separazione, ma la serenità dell'annuncio ti fa capire che forse è già pronto. Giuseppe Rossi? La scelta di portare lui ha vari motivi: abbiamo di fronte un talento, uno dei giocatori più importanti in Italia, poi la sua volontà di recuperare e fare sacrifici per essere qui è la dimostrazione che anche per i campioni serve carattere, può essere un esempio per il gruppo. Detto questo poi ci vuole condizioni e noi speriamo di vedere qualcosa sul campo, ma lui ha già vinto comunque, non voglio mettergli pressione, non voglio dargli l'impressione di controllarlo in ogni cosa che fa, lui è uno dei 30, va capito solo se ha una condizione migliorata».
Arrivano quindi le scuse a Criscito ed una battutina sulla Juventus e sul possibile rinnovo di contratto: «Volevo chiedere scusa per la battuta fatta a Criscito, è stata infelice e fuori luogo, non volevo entrare nel merito tecnico. Gli juventini stanchi? Non hanno giocato la finale di Champions... Faccio sempre battute infelici ultimamente. Abbiamo fatto delle analisi e abbiamo lavorato molto sulla forza, perchè come resistenza hanno tutti una buona base, quindi non sono preoccupato. Dobbiamo preparare degli atleti, abbiamo pensato di ringiovanire la rosa, ma alla fine potrebbe contare la voglia di farcela. Ci sono dei riferimenti per l'aspetto fisico e del recupero, poi in questi giorni dovremo cercare di trasmettere la nostra idea di gioco, in base a quella faremo delle scelte. In molti si sono sorpresi che ho escluso Gilardino o Toni, ma forse voglio muovere l'attacco in modo diverso, questo può essere un messaggio per gli attaccanti. Il mio contratto? Firmerò in un nano-secondo, se non è ancora successo è perchè stanno preparando il contratto, per un discorso legale, ma abbiamo già detto tutto». Dunque, tutto confermato più o meno.
Arriva quindi la fatidica domanda su codice etico, annessi e connessi e possibili tattiche: «Il codice etico? Avevo fatto un sogno stanotte, mi è venuto in mente ora: c'erano squadre che venivano massacrate di espulsioni e noi eravamo l'unica immacolata! Ho detto il mio pensiero: la manata di Chiellini per me non era da codice etico, ma solo gioco violento, speriamo di non toccare più questo argomento. Il modulo tattico? L'idea è quella di poter proporre più modi interpretativi, non avremo un solo modulo: lavoreremo per preparare la squadra e dei cambiamenti, senza entrare nel dettaglio. L'obiettivo? Noi pensiamo alla finale, poi se troveremo squadre più forti... La partita di debutto con l'Inghilterra? Inciderà tanto: se vinci hai già tre punti e puoi avere lo spirito di aver battuto una grande, ma nel 2010 la Spagna al debutto perse con laSvizzera e vinse i Mondiali, quindi... Perchè tante critiche negli ultimi giorni? In Italia siamo divisi su tutto, 4 anni fa Balotelli fu espulso in Inghilterra e lo convocai, lì nessuno disse niente, noi no: siamo uniti solo contro le istituzioni ed io e la Federazione lo siamo. Io non pubblicizzo nulla, faccio una scelta, ma lo strumento che avete voi giornalisti in mano va usato in maniera equilibrata. Deschamps ha querelato la compagna di Nasri? In Italia non si potrebbe fare, qui c'è massima libertà di espressione. La Francia è una delle squadre più attrezzate, ma si tocchi se tutti pensano che sarà facile».