Niente paura. Per Antonio Conte, per il ritorno della semifinale di Europa League, i suoi uomini non dovranno aver timore dell’avversario e dare tutto per accedere all’appuntamento piu’ importante della stagione, la finale del 14 maggio a Torino. Dopo il 2-1 di Lisbona, alla Vecchia Signora basterà una rete per prenotare il posto in finale, mentre sarà fondamentale non subire gol.

LA PARTITA – Conte non nasconde la sua voglia di vincere: “Per come vivo le partite io, le singole partite sono tutte quelle della vita. Quella successiva lo diventa sempre. Per me conta sempre vincere e così sarà anche domani, non metto in classifica le partite, l’obiettivo è sempre unico. Sempre cercare di vincere”. Sulla gara di domani, peserà il risultato dell’andata ma fino a un certo punto: “La partita si giocherà in 95 minuti, dovremo essere molto bravi nell’interpretazione della partita, più bravi dell’andata. Sappiamo quello che dobbiamo fare. Le scelte che farò, sia quelle iniziali che quelle della panchina, sarnano in virtù dei 95 minuti... Sono fiducioso, avremo lo Juventus Stadium alle spalle e scenderà in campo con noi”.

L’ANDATA – Si vedrà una Juve diversa rispetto a quella di Lisbona? Certamente sì per il tecnico bianconero, almeno per quanto riguarda il primo tempo: “Penso che la Juventus abbia fatto un’ottima partita contro il Benfica. Prendere gol dopo due minuti è destabilizzante, detto questo si può dire che il Benfica abbia costruito poco gioco e nella ripresa c’era una sola squadra in campo: la Juventus. Il risultato è stato bugiardo. Loro sono forti e bravi, ma noi possiamo essere più bravi”.

TIMORI – “Non conosciamo la parola paura, non fa parte del nostro vocabolario: conosciamo la parola rispetto che si chiamino Benfica o che si tratti di una squadra di B. Il nostro è un percorso esaltante e straordinario, concentriamoci su questo. Pensiamo che ci siamo meritati di giocare una semifinale europea, dovremo giocare con grande intensità per i nostri tifosi che aspettano una finale europea da undici anni. Paura, mai non voglio nemmeno che si pronunci quella parola”.

TEVEZ E VIDAL – Sull’argentino, Conte non puo’ che esprimere parole di stima: “La sua stagione per adesso è una stagione bella. Diventerà esaltante se riusciremo a centrare le vittorie finali. Questo è ancora uno step intermedio per tutta la squadra: bisogna tagliare il traguardo. Carlos è un giocatore straordinario, ha portato tecnica e carisma”. Sul numero 23, invece, svela: “Arturo si è allenato, come avevo detto in conferenza stampa l’ultima volta. Stiamo facendo di tutto per recuperarlo, che avrebbe giocato uno spezzone con il Sassuolo e che forse giocava contro il Benfica.”