La Juventus riparte, nel girone di ritorno, da dove aveva lasciato. Altra vittoria, altri tre punti, altro bottino pieno allo Juventus Stadium. I punti sono ora 55, le vittori di fila 12. Sono rimaste invariate le lunghezze di distanza dalla Roma (+8) mentre aumentano a 12 quelle sul Napoli (che ha pareggiato a Bologna). I bianconeri hanno inoltre dieci punti in più della scorsa stagione, quando partirono da campioni d’inverno con 45 punti e esordirono nel 2013 con la sconfitta contro la Samp (19ma giornata di ANDATA) e il pareggio a Parma (1ma giornata di RITORNO).

FORTEZZA JUVENTUS STADIUM – Dalla sconfitta contro la Sampdoria, il 6 gennaio 2013, la squadra di Conte ha collezionato 17 vittorie e due pareggi tra le mura amiche. La marcia trionfante della Vecchia Signora in casa eguaglia quella di altre squadre europee, come il Manchester City, il Bayern Monaco e Barcellona, che sono ancora tutte a punteggio. Per quanto riguarda le reti subite, i bianconeri tornano a incassare un gol dopo sei gare di campionato giocate allo Stadium. I punti a Torino sono trenta, esattamente come i gol finora realizzati, mentre solo sei le reti subite. Inoltre, la Juventus va sempre in gol da 33 giornate di fila in campionato.

FINISCE L’INCUBO SAMP - Tre degli ultimi cinque precedenti giocati a Torino erano terminati in parità, mentre nella stagione 2012-13 la Juventus aveva incassato la doppia sconfitta sia in casa dei blucerchiati sia allo Stadium. L’ultimo scontro a settembre, a Genova, aveva riportato i bianconeri alla vittoria, grazie ad un gol di Tevez.

DIFESA INCERTA – Vincere, segnando tanto ma soprattutto subendo poco. In molti all’inizio campionato avevano messo in dubbio le qualità della difesa juventina, nonostante sia la stessa che, negli ultimi due anni, ha dimostrato di essere la più forte d’Italia. E così dopo i quattro gol di Firenze e le reti subite in maniera piuttosto evitabile in Champions, l’allenatore salentino aveva lavorato soprattutto per ottenere il massimo nella zona difensiva. Il lavoro in allenamento aveva premiato i bianconeri, che son tornati a subire gol solo nella gara contro il Cagliari la scorsa settimana. Tuttavia, contro la Samp, le marcature subite sembrano sintomo di un passo indietro: qualche incertezza di troppo e la superficialità in alcune occasioni hanno costretto Buffon a raccogliere la palla in fondo alla rete per ben due volte. Ciò che ha più sorpreso, al di là delle prodezze del numero 1 bianconero, è l’aver subito gol su azioni ferme, come calci d’angolo e palle inattive. Si registra inoltre anche il primo autogol della stagione, per opera dello sfortunato Barzagli.

GARA TOSTA – Che fosse gara tosta lo sapeva Conte e lo sapevano i suoi uomini. I dati di fine partita confermano una Sampdoria che sa giocare e mettere in difficoltà l’avversario, soprattutto nel possesso palla e nei tiri in porta. La Juventus ha arginato i blucerchiati, ma ha comunque concesso 18 tiri e due gol che avrebbero potuto fare la differenza se i bianconeri non avessero un centrocampo offensivo, capace di segnare e soprattutto far segnare. La Juventus ha registrato uno dei più bassi possessi palla della stagione, 51 contro 49 di Gabbiadini e compagni, ha avuto una capacità realizzativa pari al 22%, con 4 gol a fronte di 18 occasioni e cinque tiri in porta.

GOL

TIRI IN PORTA

OCCASIONI CREATE

PERCENTUALE REALIZZATIVA

GOL SUBITI

OCCASIONI CONCESSE

4

5

18

22%

2

18

SUPER VIDAL– Che sia il re di questa Juve lo si sapeva già da una stagione. Dopo i vari riconoscimenti del 2013, Arturo Vidal non sembra però appagato. Nonostante le voci di mercato e il costo del suo cartellino, il cileno non pare essersi montato la testa (anche perché un allenatore come Conte non glielo permetterebbe). Vidal è il centrocampista che ha segnato di più nella Serie A: ha realizzato 10 gol, è stato nominato Man of the Match ben 5 volte e mantiene un voto medio di 7,85. L’uomo in più di questa Juventus sembra essere proprio lui: doppietta contro la Samp, tripletta contro il Copenaghen ma soprattutto la visione di gioco e la capacità di trovarsi a tu-per-tu col portiere avversario spingono i compagni a cercare spesso i suoi inserimenti. E’ successo contro la Roma, è successo contro la Samp. Ed entrambi gol hanno sbloccato il risultato. Non a caso, nella gara contro i blucerchiati, il 78% delle azioni da gol sono arrivate dalla sua zona del campo.

GOLDEN POGBA – L’altro gioiello di casa Juve porta la maglia numero 6. Il ventenne francese è andato a segno con un gol da campione. Il polpo ha fatto sei gol in campionato, ha realizzato 4 assist e ha una l’84% dei passaggi riusciti. Inoltre, i suoi gol sono sempre di grande fattura: nulla lasciato al caso, ha cominciato contro la Lazio dopo essere partito dalla panchina, ma ha poi segnato con Parma, Napoli, Atalanta e Torino, tutti gol finora pesantissimi, oltre che belli. E se anche Conte smorza entusiasmi facili sul Golden Boy, chiedendo a esperti e non di guardare l’intera gara, invece che solo ai gol, diventa stavolta difficile dare ragione al tecnico bianconero.