Finisce con un pareggio giusto che premia un Bologna coraggioso, pugnace e generoso, mai domo, compatto e bello nel primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio, in grossa difficoltà nella ripresa dove subisce la rimonta, ma ha ancora la forza e la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo andando a trovare il meritato premio nel recupero, in inferiorità numerica.
Si inizia a vedere qualche incoraggiante progresso, la mano di Ballardini sta iniziando a plasmare una squadra equilibrata ed attenta, non timorosa e determinata, sempre nel vivo del match, se basterà per salvarsi lo vedremo nel proseguo della stagione, intanto si festeggia una domenica da bomber ritrovato per Bianchi.
Che dire del Napoli? gli azzurri hanno deluso profondamente nel primo tempo, lasciato al controllo dei rossoblu, dove ha dominato l’attesa passiva dell’avversario, tanto da creare l’unica occasione proprio all’ultimo minuto. La ripresa, rabbiosa, grazie anche all’ingresso in campo di Hamsik e Insigne, ha permesso di realizzare la rimonta, mettendo in mostra il solito gioco avvolgente e veloce, cinico ed efficace. Poi è mancata la capacità di abbassare i ritmi e controllare il ritorno di un avversario ridotto in 10 e con il morale a terra. Ora anche il terzo posto diventa a rischio.
La Partita
Dopo il buon pareggio con la Lazio, Ballardini ha avuto una settimana per conoscere meglio la rosa e cercare di inculcare il suo credo tattico, ma la sfida odierna è di quelle, sulla carta, improbe. Seguito dalle sue migliaia di calorosi fans si presenta infatti al Dall’Ara il Napoli di Benitez che ha girato a 42 punti, 10 sotto la Juve, 5 più della Fiorentina.
All’andata finì 3-0 e non ci fu mai partita, tanto imbarazzante apparve la superiorità degli azzurri, ma oggi le esigenze di una classifica che piange potrebbero mettere le ali ai rossoblu.
Formazioni che si presentano in campo con gli schieramenti annunciati: per il Bologna Diamanti e Kone a dare manforte a Bianchi, per gli azzurri trio delle meraviglie con Higuain-Callejon e Pandev, con Mertens a supporto.
Si inizia sotto un cielo plumbeo che promette pioggia a catinelle, anche se i temporali si scateneranno violentemente solo nella ripresa.
I tempo. Le squadre sono abbastanza caute in avvio, il Napoli se ne sta abbastanza tranquillo nella propria metacampo pronto a scatenarsi in ripartenza, il Bologna, rispetto a 7 giorni fa, prova a fare la partita non affidandosi a lanci lunghi per la torre Bianchi pronta a spizzare per i compagni, ma cerca con insistenza le fasce e i cross per il proprio ariete.
Le emozioni non sono tante, i rossoblu ci provano con un paio di belle incursioni di Garics, nella prima, la girata di Kone in area è deviata da un difensore, nella seconda calcia lo stesso laterale austriaco ma la sfera si perde alta.
La risposta del Napoli è affidata ad una conclusione dal limite di Mertens, che, leggermente deviata, va a spegnersi vicino all’incrocio dei pali.
Si vede finalmente un cross dalla sinistra di Morleo, buono per Bianchi, la girata di testa del bomber è però appena imprecisa e si spegne a lato, ma, al 37° tutto cambia, il cross, con i giri giusti, è di Diamanti, sempre dalla sinistra, Bianchi, appostato sul dischetto, sale a colpire di testa, la sfera questa volta è indirizzata con precisione e per Rafael non c’è scampo, Bologna in vantaggio e primo gol al Dall’Ara per Bianchi.
Il Napoli, punto nell’orgoglio, alza il baricentro e prova a scatenare i suoi solisti, l’unica vera occasione arriva proprio al 45° quando una palombella dalla trequarti trova Callejon tutto solo dietro le linee, il suo colpo di nuca è appena alto e si spegne oltre la trasversale.
II tempo. La ripresa, sotto una pioggia che aumenta sempre di intensità vede il Napoli attaccare a pieno organico alla ricerca del pari, il Bologna si rintana nella propria metacampo ed aspetta gli avversari iniziando ad andare in difficoltà sotto la spinta dei partenopei e di una direzione arbitrale che cambia improvvisamente metro di giudizio.
Una punizione dal limite di Mertens è respinta alla meno peggio da Curci, sorpreso dal rimbalzo della palla viscida sul terreno bagnato, un difensore allontana, al 52°, una insistita azione di Inler permette alla sfera di essere dirottata su Higuain che, in tuffo di testa, spedisce incredibilmente a lato da due passi.
Al 62′ un’insistita azione di Dzemaili viene contrata, ai limiti dell’area da un difensore rossoblu, Damato è deciso e decreta il penalty che Higuain realizza con una botta centrale dal basso in alto che batte Curci, 1-1 per il delirio dei tifosi azzurri.
Il Bologna accusa il colpo e si rintana ancor più indietro, gli azzurri attaccano a testa bassa, si accendono mischie paurose che i difensori felsinei riescono però a sbrogliare. Ci prova su punizione dal limite Mertens, la barriera è superata, Curci vola e con la mano toglie la sfera da sotto l’incrocio dei pali. Si scatena un vero nubifragio e, su una palla scioccamente persa a centrocampo da Lazaros, subentrato al posto di Perez, il Napoli riparte veloce in superiorità numerica, la sfera viene allungata per Callejon che controlla, entra in area e scarica un diagonale che non dà scampo a Curci, 2-1 e rimonta completata all’80°.
Il Bologna non demorde e prova generosamente ad attaccare, una bella percussione centrale dà il là alla fuga buona di Garics che, arrivato sul fondo, con gli attaccanti in chiaro anticipo, sbaglia clamorosamente il cross. Gli azzurri sembrano controllare agevolmente, fallendo più di un’opportunità per ripartire, a pochi istanti dalla fine Kone si becca il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 91°, sull’ultimo corner del match, Diamanti disegna una traiettoria tagliata su cui vanno a contrasto attaccanti e difensori, la sfera , leggermente toccata, arriva all’altezza del secondo palo dove è appostato Bianchi, il controllo è perfetto, la conclusione potentissima non dà scampo a Rafael facendo esplodere il Dall’ara rossoblu, 2-2 e doppietta per il centravanti felsineo.