Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. No, non siamo qui per citare Antonello Venditti. Ma per evidenziare quanto il vero amore faccia un'assurda fatica ad andarsene davvero.

Sidney e migliaia di chilometri non riescono a scalfire il sentimento del Cavaliere per la sua (Vecchia) Signora. Del Piero quando sente parlare di Juventus fa fatica a non emozionarsi. Glielo leggi sul volto, è un altro uomo. "La mia storia d’amore con la Juve non potrà mai finire, il mio passato bianconero era, è e resterà incancellabile, anche se il primo giorno che ho lasciato la Juve mi sono sentito strano, anzi, “stranito”. Un mio eventuale ritorno? Assolutamente non è precluso proprio per quell’ amore di cui parlavo. Nella mia vita non ho mai chiuso le porte a nulla e a nessuno, figuriamoci se le chiudo ad un eventuale ritorno alla Juve“. Ecco, cari tifosi: iniziate pure a sognare. 

Fatelo con raziocinio, però. La città australiana è ancora il suo presente, e nelle sue parole si percepisce quanto il numero dieci sia rimasto affascinato da questa scelta di vita: "Perché ho accettato di venire al Sidney? La scelta dell’Australia è stata di vita e di curiosità: dopo tanti anni trascorsi in un mondo che conoscevo alla perfezione, avevo voglia di confrontarmi con il suo opposto. Sono passato da un calcio latino ad uno anglosassone, da una Lega con tante retrocessioni ad una che non le prevede, e questo ti consente anche di pianificare con serenità a livello dirigenziale, per esempio”.

Infine, un giudizio sull'attuale condizione della Juventus. Bella, affamata, da record: di aggettivi se ne sono spesi tanti. Alex sceglie: "Impressionante. Il primo aggettivo che mi viene in mente per la Juve di quest’anno è: impressionante. Nonostante una partenza che poteva sembrare addirittura in sordina, se paragonata alle dieci vittorie consecutive della Roma (altra impresa straordinaria), alla fine del girone d’andata i numeri sono mostruosi. Il motore è Conte, ovviamente, ma anche i giocatori, soprattutto la loro disponibilità e la fiducia nel progetto, e poi, ovviamente, la società"

Ecco, cari tifosi: iniziate a sognare. E sì, per un giorno dimenticate la maledetta razionalità.