Dopo l'importante e convincente vittoria ottenuta contro la Roma la scorsa domenica, la Juve torna in campo contro il Cagliari, alla ricerca della undicesima vittoria consecutiva e dei tre punti necessari a conservare il margine di sicurezza accumulato sui giallorossi. Proprio la necessità di dare continuità alle vittorie è stato il punto focale di una delle prime risposte fornite da Conte, nella usuale conferenza che precede le partite: "Dopo la Roma per noi continua lo stesso campionato perché è importante dare seguito alla vittoria sui giallorossi. L'ho detto anche in precedenza. La partita contro la Roma vale tre punti, così come quella di domani contro il Cagliari. Stiamo dando continuità e domani sarà un impegno probante contro una squadra ostica, su un campo difficile per tutti".
Conte dimostra di rispettare il Cagliari e di essere consapevole che la sfida di domani non sarà una partita semplice, per i bianconeri: "Avendo dieci vittorie consecutive ci sarà la voglia del Cagliari d'interrompere questa striscia importante. E' una squadra tosta, quadrata tatticamente, con bocche di fuoco in attacco molto importanti. Lopez sta facendo davvero molto bene. Sau e Ibarbo sono giocatori molto pericolosi. Anche Pinilla e Cossu possono rivelarsi determinanti. In zona salvezza poche squadre hanno un attacco del genere. A centrocampo e in difesa, poi, ci sono elementi di qualità come Conti e Astori. Per questo dico che per noi domani sarà dura. Purtroppo ci sono situazioni strutturali che ci porteranno a giocare di fronte a circa 5mila spettatori. Dispiace perché la città di Cagliari meriterebbe di vedere questa partita. In Sardegna ci sono tanti tifosi bianconeri e dispiace che ci sia questa restrizione".
Dopo aver liquidato la questione mercato ("Dovete parlare con il direttore, non con me. Io non voglio entrarci"), Conte ha parlato della situazione di Pepe e ha anticipato chi dovrebbe essere, domani, il sostituto dello squalificato Barzagli: "Sono contento per Simone perché sembra che la strada intrapresa sia quella giusta. Il traguardo sembrava lontano e invece si sta allenando con continuità. Sono felice per lui in primis, perché so quanto ama giocare a calcio, ma sono felice anche per la Juventus, che presto potrà avere a disposizione una nuova arma in più. Per sostituire Andrea, squalificato, stiamo valutando. Caceres è un'ottima soluzione. Quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene e per questo sono tranquillo".
Inevitabile, infine, un riferimento al fatto che vincere a Cagliari significherebbe eguagliare un nuovo record, e cioè le undici vittorie di fila riuscite alla Roma di Spalletti del 2005-06, che però non vinse lo scudetto. Proprio la futilità dei record fini a se stessi è al centro delle parole di Conte: "I record sono fatti per essere battuti e quest'anno ci siamo già superati rispetto alle mie due precedenti stagioni. Lo scorso anno ci fermò proprio il Cagliari dopo nove vittorie di fila. Possiamo scrivere una nuova pagina di storia, ma i record sono fini a se stessi se poi non c'è un successo finale".