Soddisfatti, anche se Istanbul vive e brucia dentro. E lo farà per ancora un po' di tempo. Buffon e Tevez, intanto, si godono due grandi traguardi: il primo è ancora imbattuto, e punta seriamente al record di Sebastiano Rossi; il secondo, invece, festeggia la prima tripletta in maglia bianconera. Sono dieci centri su sedici match per l'Apache. Mica male...
"La risposta? E’ arrivata, sicuramente - ha esordito il portierone bianconero a Sky - Per ci chi conosce sembra dovuto, ma non è così. Per vincere bisogna soffrire sempre, esser in campo determinati e resettare le scorie di un’eliminazione cocente. Il dispiacere è forte. Però c’è un trofeo non dico da vincere ma da cercar di raggiungere fino in fondo, vista la finale di Torino…". E visto anche il suo stato di forma, non dubitiamo che la Juventus possa avere tutti i mezzi per riuscire nel cosiddetto "tripletino". "Cosa significa l'imbattibilità? - ha aggiunto il numero uno - Che non si perde da otto gare. E’ merito di tutti, sottolineo il lavoro degli attaccanti, che sono i primi a dar una mano e anche a portare a casa le vittorie con i gol”
Ancora più contento, o almeno così pare, è Carlitos Tevez. Tre gol e tanta voglia di dimenticare la neve ed il freddo turco. "Cerco sempre di giocare bene a volte si riesce a volte no l’importante è dar tutto. Oggi è andata bene, grazie soprattutto all’aiuto dei compagni”. E no, non è modestia. Tevez sta alla Juventus come il cacio sui maccheroni: la scelta è stata quella giusta, insomma. E ora? Ora niente: si va avanti. E bisogna soprattutto dimenticare la gara in Turchia: " Siamo la Juventus, un grande club - ha poi concluso - Sappiamo delle nostre possibilità, questa eliminazione è figlia degli errori di Copenaghen. La stagione però non è finita e ci sono obiettivi da andar a prendere”.
Non ci sono più scuse, ora. È tempo di dare risposte, partendo da due certezze come Buffon e Tevez. Ancora una volta, l'alfa e l'omega di una squadra che sta dimostrando tanto, tantissimo.