Serviva un partita perfetta per scrollarsi di dosso la cocente delusione di Istanbul, la Juventus ha sfruttato al meglio l’occasione, il povero Sassuolo, ospite allo Juventus Stadium, è stata la vittima sacrficale dei bianconeri. Un poker firmato dalla tripletta di Tevez, partita perfetta la sua, e dal gol di Federico Peluso, il primo in campionato con la maglia della Juventus. La Juventus ripresenta nelle curve i bambini under 12, nonostante la multa di 5.000 euro per i cori della scorsa partita in casa contro l’Udinese. Conte rispetta le sue parole nel pre-partita, schierando la Juventus migliore, con la difesa titolare, Isla e Peluso sulle fasce, mezz’ale Asamoah e Vidal con Pogba davanti la difesa nel ruolo abitualmente coperto da Andrea Pirlo, ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio, e in attacco, manco a dirlo, Tevez e Llorente. Di Francesco, schiera un 3-4-1-2, con Marzoratti, Antei e Bianco trio difensivo, con Magnanelli a supporto delle due punte, Missiroli e Floro Flores, vista l’assenza di Berardi, di cui il Sassuolo ne ha pesantemente risentito, e i problemi di Zaza, costretto a partire dalla panchina.

La prima occasione per la squadra di casa si presenta dopo solo novanta secondi, dalla destra Vidal riesce a superare con un tunnel Marzoratti, spedisce dentro il pallone ma Tevez lo spara alto. Sulla ripartenza, senza troppi timori reverenziali si fa vedere il Sassuolo, cross di Gazzola, ottimo controllo in area di Longhi che fa partire un tiro al volo che termina fuori non di molto, dando l’illusione del gol e più di qualche brivido ai 40.000 dello stadio bianconero. Nei primi dieci minuti la formazione di Di Francesco dà l’illusione di poter fare la propria partita, ma non è così perché a partire dal quarto d’ora si scatena il ciclone Juve, ancora Vidal, entra in area, rientra sul sinistro e fa partire un bolide rasoterra respinto da Pegolo, arriva Tevez che, da rapinatore dall’area di rigore deposita dentro la sfera. La squadra di Antonio Conte non stacca la spina un attimo, non c’è pace per il Sassuolo, continuano a pressare i bianconeri, meritando il secondo gol firmato, quasi a sorpresa da Federico Peluso, abile a sfruttare di testa la punizione di Tevez ed infilare il pallone all’incrocio di fronte ad un immobile Pegolo. Dopo 20’ minuti abbondanti passati nella metà campo nero verde, si riaffacciano in avanti gli ospiti, con Missiroli che tenta un tiro cross rasoterra che oltrepassa l’area piccola senza impensierire Buffon, spettatore non pagante nel primo tempo. Arriva anche il tris dei padroni di casa, a pochi minuti dal fischio finale del primo tempo, pasticcia Marzoratti, servendo malamente all’indietro Pegolo, c’è Tevez in agguato che recupera palla, e supera l’estremo difensore ospite e infila il pallone in rete, prima doppietta per “Fuerte Apache”, ma non è finita qui. Si va al riposo sul 3-0 per la Juventus.

Si ritorna in campo, sembra che il primo tempo non sia proprio finito perché dopo 23 secondi ancora una volta Tevez è vicinissimo alla tripletta, sfrutta al meglio un pallone spazzato dalla difesa del Sassuolo, controllo e tiro al volo fuori di pochissimo, azione simile a quella, ad inizio partita di Longhi. Di Francesco attua il primo cambio nei suoi, per dare una scossa ad un reparto avanzato che ha combinato poco o nulla, entra Zaza ed esce Kurtic, quasi a ridare brio ai suoi. Fa quello che può il numero 10 nero verde, trovando il tiro due volte, ma in modo debole, favorendo le parate di Buffon. Anche Conte sostituisce gli interpreti in campo, con De Ceglie che prende il posto di Peluso, già ammonito nel primo tempo. Non è sazia la Juve, anche quando si è sul tre a zero e si deve solo controllare agevolmente una partita, cosa che in effetti la squadra bianconera fa, trovando anche il poker, ancora una volta con Carlos Alberto Tevez, prima tripletta con la nuova maglia e pallone a casa. Pallone in mezzo di Isla, ci arriva di piatto l’argentino e non perdona. Conte gli concede la standing ovation dello Stadium, gettando nella mischia Quagliarella, che non ci pensa due volte, pochi minuti dopo nel tentare uno dei suoi gol, girandosi all’improvviso in mezzo e tentando uno spiovente che finisce fuori non di molto dalla porta difesa da Pegolo. Ora è davvero finita, la Juve mantiene il possesso, abbassando l’intensità, e facendo respirare i malcapitati nero verdi. L’ultimo sussulto è il cross rasoterra in area di Padoin, (entrato al posto di Vidal, autore di una splendida partita) con Llorente che si trova troppo avanti del pallone e nel ritornare indietro scivola e consente alla difesa di spazzare. Arriva il fischio finale, la Juve conquista l’ottava vittoria consecutiva senza subire reti, ora i bianconeri sono primi a più sei dalla Roma che giocherà contro il Milan domani sera.