A meno di 24 ore dall’addio del mondo a Nelson Mandela, ex Presidente africano che lottò e sconfisse l’apartheid a costo della propria libertà per quasi un trentennio, scoppia il caso Drogba-Eboue. Questo perché i due giocatori del Galatasary, di nazionalità ivoriana, hanno voluto esprimere il proprio tributo a chi è diventato simbolo della libertà e del riscatto.
IL CASO – Didier Drogba e il suo compagno di squadra, Emmanuel Eboue, hanno deciso, dopo la notizia della morte di Mandela, di esprimere il cordoglio in occasione della gara di campionato contro l’Elazigspor. Entrambi, al fischio finale, hanno tolto la maglia del Galatasary e mostrato quella rossa con tanto di dedica: “Thank you Madiba" ha scritto Drogba e “Rest in Peace Nelson Mandela" Eboue. Ma la Lega di Calcio turca, la TFF, non pare aver gradito il gesto e starebbe pensando di punire i due giocatori sia per “aver portato la politica nello sport” infrangendo le regole federali, sia per non aver comunicato la decisione in anticipo. Il primo a dichiararsi sorpreso della possibile sanzione è stato il ministro dello sport turco, Suat Kilic, che ha parlato di “decisione controversa”. Da parte sua il giocatore ha risposto su Twitter, affermando che avrebbe fatto e rifatto quel gesto, indipendentemente dalla sanzione.
IL TRIBUTO DELLO SPORT– La notizia ha fatto subito il giro del mondo ed è arrivata in Inghilterra, dove Drogba militava prima dell’arrivo in Turchia. Nella Premier League, tutti gli stadi hanno osservato un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio, mentre la FIFA per prima aveva onorato la memoria di Mandela prima dell’inizio dei sorteggi dei mondiali 2014. Anche in altri sport non sono mancati messaggi di cordoglio: "Il suo cuore, la sua anima e il suo spirito non possono essere fermati dalle ingiustizie razziali ed economiche, dall'odio e dalla vendetta", ha affermato Mohamed Alì in un comunicato della sua fondazione; il campione di golf, Tiger Woods, si è detto ispirato dall'eroe anti-apartheid; il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, ha ricordato il "grande amico ed eroe dell’umanità"; Bernard Lapasset, ex rugbista francese, oggi presidente dell'International Rugby Board, si è detto "onorato di essere stato al suo fianco durante i giorni storici della Coppa del Mondo 1995”, vinta dal Sudafrica. Stessi messaggi anche da Cristiano Ronaldo e David Beckham.