Il Mancio è pronto. La vittoria per 2 a 0 di venerdì sera contro l'Elazigspor l'ha confermato (in gol Inan e Yilmaz che hanno chiuso nei primi minuti il discorso). I giocatori importanti sono stati tenuti a riposo ed i turchi sono consapevoli del fatto che in fondo non hanno nulla da perdere. L'unico risultato che aprirebbe loro le porte degli ottavi è la vittoria, ma attenzione: sbilanciarsi troppo potrebbe risultare fatale, e Roberto lo sa: "Dobbiamo fare attenzione: proveremo a conquistare la vittoria, ma più di tutto, per vincere questa partita, non dovremo subire gol. La questione si complicherebbe molto a quel punto".
La Juventus è attesa al varco dall'inferno dei 50.000 turchi della Türk Telekom Arena. I giallorossi potranno ammirare nuovamente le prodezze dell'ex interista vicecampione del mondo Wesley Sneijder, tenuto ai box dall'allenatore italiano che con tutta probabilità lo schiererà dal primo minuto a supporto delle due punte Yilmaz-Drogba.
Ed è proprio Drogba alla ricerca dell'ennesimo record prestigioso del suo palmares, in un certo senso legato alla Juventus: l'ivoriano infatti in caso di gol raggiungerà quota 43 reti in Champions, traguardo che gli consentirebbe di agguantare capitan Del Piero nella classifica all time dei goleador della massima competizione europea. Nel mentre Didier ha però da sbrigare la grana con la burocrazia turca che vieta le esultanze "politiche" (il numero 12 ha infatti mostrato una maglia rossa dedicata allo scomparso Mandela: "Thank you Madiba").
"Sarà una partita bellissima perché affronteremo una grande squadra come la Juve: sarà difficile per entrambe. Tutto sommato sarà una partita aperta anche se i bianconeri hanno un risultato utile in più rispetto a noi. Stanno attraversando un momento brillante - prosegue il tecnico - ma abbiamo dalla nostra il fattore campo: il pubblico ci trascinerà e cercheremo di fare attenzione in difesa".
L’avversario non ha alternative, deve vincere. La squadra di Antonio Conte dovrà colpire come un pugile esperto. Il Galatasaray ha sì un paio di singoli navigati e di esperienza di certo non viene riconosciiuta tra le migliori formazioni della competizione. Mancini in campionato ha collezionato 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta e nonostante il cambio di guardia, il team (ora al quarto posto in campionato) sembra solo un lontano parente di quello che prese in mano Terim. Il ruolino di marcia in Champions dell'ex mister del Manchester City dal suo arrivo sulla panchina turca non è poi così esaltante: l’unica vittoria è quella col Copenaghen, poi sono da aggiungere due sconfitte: la prima, pesantissima vista la superiorità numerica, contro il Real; la seconda, clamorosa, è la vendetta danese del Copenaghen, vincitore 1 a 0 in Danimarca. Se poi aggiungiamo i 6 gol subiti nelle ultime 3 gare europee si può ben sperare.
Ciò che ancora brucia è quel 2 a 2 a Torino: senza quel gol nel finale la squadra di Buffon & co. avrebbe preparato in tutt'altro modo questa trasferta, che avrebbe assunto un valore irrisorio in ottica qualificazione.
Ma ormai ciò che è fatto è fatto. La Juve dovrà giocare da Juve. Lo stesso Llorente ha dichiarato: "Se giochiamo come sappiamo non dobbiamo avere paura di nessuno". Allora forza ragazzi. Tutti sotto la probabile neve di Istanbul, per raggiungere insieme questo obiettivo fondamentale.
Luca Feole (@feoleluca)