Ai microfoni di Premium Conte parte col sorriso parlando dei movimenti di Llorente, anche stasera uno dei migliori: "Preferisco non facciate vedere nulla circa le lavagne tattiche...fra i tifosi si nascondono parecchi allenatori (sorride ndr)".
"Noi dovevamo vincere. Quando devi farlo per forza non è mai facile. Ci siamo un po' complicati la vita con i calci da fermo regalati agli avversari e alle mischie. Per fortuna siamo stati bravi a rimettere subito le cose a posto. Come avevo già detto alla vigilia è tutto in mano nostra: andremo a Istanbul a giocarci la qualificazione, sapendo sì che sarà una partita calda, ma che abbiamo tanta voglia di andare avanti".
Dallo studio si torna sulla partita "bivio" della stagione bianconera, quel 4 a 2 di Firenze dove in 10 minuti la Juve aveva sciupato tutto ciò di bello creato sino a quel momento: "Io non dimentico che prima del blackout la squadra aveva fatto tutte vittorie pareggiando una sola volta, e in Champions giocando due match raccogliendo meno di quanto avremmo meritato. Ma sono quelle cose inspiegabili del calcio, vi ricordate il 3 a 3 di Milan-Liverpool? Il bello di questo sport è anche questo. Io sinceramente preferisco non avere questo tipo di sveglie (sorride ancora ndr) ma siamo stati comunque bravi. Siamo stati bravi a rialzarci subito dopo quei giorni di sconfitte. La qualificazione manca ancora e non sarà facile, ma abbiamo voglia di proseguire il cammino europeo".
Si riparla anche brevemente di tattica: "La partita era stata preparata per sfruttare cambi gioco e corsie laterali. Jorgensen non è attaccante e nemmeno Gislason. Quando ti trovi 10 persone dietro la linea della palla non è mai facile, ma abbiamo ben sfruttato quanto creato".
L'ultima domanda verte sul mercato e su possibili investimenti per migliorare le fasce bianconere, forse il punto meno forte di questa macchina quasi perfetta: "In Europa non c'è nessuno che gioca con questo 334 che diventa 325: noi rimaniamo veramente a difendere con 3 e attacchiamo con cinque o sei giocatori. Gli esterni devono migliorare nell'uno contro uno e con le palle messe nel mezzo. In questi ruoli ci sono molti giocatori, ora Lichtseiner e Isla sono rotti, Asamoah è una certezza, ma anche Padoin sta facendo bene, senza dimenticare Peluso e De Ceglie, altrettanto all'altezza."
L'obiettivo di stasera è stato centrato. Ora la testa va alla prossima, decisiva sfida in Turchia: basterà un pari ai Campioni d'Italia, ma attenzione, perché sarà un vero inferno.