Che il ventennio berlusconiano, politicamente parlando, sia finito è sotto gli occhi di tutti. E che il Cavaliere abbia fallito in Italia è un dato non opinabile. Con il Milan, invece, ha fatto più volte tombola, portando a casa tutto quello che c'era da vincere, dal 1986, anno in cui rilevò il Milan dall'allora presidente Farina. Oggi però la società rossonera è ad un bivio manageriale e si è resa protagonista di annate sempre meno soddisfacenti.
Adriano Galliani lascerà il calcio e si dedicherà al mondo della politica. Questo sembra essere il destino di uno dei più importanti e talentuosi AD del mondo del calcio e sinceramente, lasciatelo dire, non se ne sentiva davvero il bisogno in un'Italia costipata da figure politiche pietose e disonorevoli. L'amministratore delegato comunque - in questo periodo nel mirino di un restyling che Barbara Berlusconi vuole apportare al Milan - potrebbe lasciare la sua carica nell'aprile del prossimo anno e cambiare completamente campo entrando nel nuovo (si fa per dire) Forza Italia.
Galliani dunque potrebbe lasciare il Milan ma non Silvio Berlusconi dunque, al quale si è detto legatissimo in virtù dei molti anni passati assieme nel mondo del calcio e del lavoro in generale. Berlusconi gli avrebbe proposto nel famoso pranzo di Arcore un impegno di primo piano all’interno del movimento e un futuro seggio da senatore o da parlamentare europeo. Sulla tempistica della cosa c'è da dibattere perché lo scioglimento delle cariche nel Milan dovrebbe avvenire in aprile e fino a quel momento la questione dovrebbe rimanere in ghiaccio. Comunque, come riporta La Gazzetta dello Sport, c'è un ampio margine di possibilità di vedere Galliani a Palazzo Madama oppure a Strasburgo, e già c'è stato il nullaosta di Alfano.