Se le cronache sportive nazionali erano completamente dedicate all’incredibile e osceno pre e post partita di Salernitana-Nocerina, partita sconvolta dalla follia degli ultras campani, la vittoria della Juventus ai danni di un irriconoscibile Napoli, domenica sera, aveva aiutato a regalare al mondo del calcio italiano un nuovo, più spensierato, argomento sul quale appassionati e tifosi potessero discorrere per giorni e settimane vista la sosta dei campionati per gli impegni della Nazionale di Prandelli ma nella tarda giornata di ieri il fantasma del Calcioscommesse è tornato a terrorizzare un ambiente, quello del calcio italiano, già paradossale e problematico, e questa volta sembra più in carne che mai.
Ci risiamo. Lo scandalo, i titoli sui giornali, le manette, tutta l'Europa che ne parla, qualche (molto poche in realtà) squalifica. Sono passati più di due anni dallo scandalo del calcioscommesse, ma a quanto pare in Italia non è cambiato nulla: le manipolazioni delle partite dei campionati di "serie A e di serie B" sono ancora in corso. Ci sono nuovi indagati, "con dirigenti e tecnici" di prima fascia in contatto con criminali che in cambio di risultati esatti sulle gare "pretendono somme dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita". A sostenerlo è la procura di Cremona, che lo scandalo ha scoperto e fatto scoppiare. E che nei giorni scorsi ha fatto notificare una nuova proroga di indagini a 41 persone, tra calciatori e dirigenti. In particolare ci sono una decina di nuovi indagati, compresi alcuni calciatori e tecnici di serie A, i cui nomi al momento sono però omissati.
"Le investigazioni - scrive il pm Fabio Saponara, che sta affiancando il procuratore Roberto Di Martino nell'indagine - sono molto complesse perché hanno per oggetto molti fatti tra loro collegati: si indaga sulla manipolazione di circa 110 partite e gli indagati sono più di 150". Contemporaneamente sono partite una serie di rogatorie all'estero, non solo per capire i movimenti dell'associazione criminale che partendo da Singapore e da Tan Set Eng, passando per i Balcani con il gruppo degli Zingari di Hrystian Ilyevki, è arrivata in Italia per truccare i campionati. Obiettivo delle indagini fuori confine è intercettare i movimenti di denaro: una prima in Svizzera aveva rivelato la presenza di conti correnti criptati (dai nomi di vini pregiati) riconducibili a Beppe Signori e al clan dei bolognesi.
La sorpresa amara degli investigatori è stata quella di constatare come non si siano fermate le combine o i tentativi di tarocchi: a oltre due anni dai primi arresti (giugno 2011) gli “affari” quindi continuano e nel mirino della Procura sono finite alcune gare di A della scorsa stagione. Non è una ipotesi, ma una certezza messa per iscritta dal pm di Martino nell’ultima richiesta di proroga d’indagini (approvata dal gip). Si legge nero su bianco come “ci sono nuovi indagati, con dirigenti e tecnici di prima fascia” in contatto con criminali che in cambsio di risultati esatti sulle gare “pretendono somme dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita. I due pm Saponara e di Martino parlano anche di un certo Mister X: "Sono stati identificati alcuni personaggi che tenevano i contatti tra il sodalizio e i dirigenti delle squadre di serie A. E sono in corso di accertamento i legami di questo soggetto in riferimento alla manipolazione delle partite, con accertamenti fondamentali sui tabulati”.
Ora, rivela la Procura, è in corso anche una seconda indagine "che riguarda in particolare la posizione di Stefano Mauri". Contro il capitano della Lazio sarebbero "emersi ulteriori indizi, rispetto all'originaria richiesta di misura, costituiti da ulteriori collegamenti con indagati di grande spessore, recentemente iscritti". "In particolare - continua il pm Saponara - molto recentemente è stata depositata una corposa informativa, con la quale sono stati denunciati numerosi nuovi indagati ed è stata evidenziata la manipolazione di altre partite, alcune delle quali riferibili all'ultimo campionato. Quindi l'attività di manipolazione è ancora in corso".
A tutto questo deve aggiungersi l'incidente probatorio in calendario per il 10 dicembre prossimo. Non esattamente un passaggio formale: in quell'occasione verranno aperti le circa 200 apparecchi informatici sequestrati in più di due anni di inchiesta a tutti gli indagati, da Paoloni ad Antonio Conte da Mauri a Domenico Criscito. Sono già stati individuati i quattro periti che avranno quattro mesi di tempo per tirare fuori tutto il materiale importante per l'indagine, compresi i messaggi e le mail cancellate. Prepariamoci quindi ad un nuovo ciclone Calcioscommesse. Il mondo del calcio ha ricominciato a tremare.
Calcio VAVEL