Il 7 giugno 2014 sarà, per la gente rossoblu, una data molto importante da ricordare. Sarà il 50esimo anniversario dell'ultimo scudetto che il Bologna è riuscito a cucire sulla maglia. Era un periodo strano, quello. Al Bologna, per uno scandalo antidoping, furono tolti tre punti e, all'allora tecnico rossoblu Fulvio Bernardini gli fu tolto l'incarico da allenatore. La squadra c'era, era compatta ed ogni giocatore ce la metteva tutta per raggiungere risultati più che positivi. Era il campionato di Giacomo Bulgarelli, Helmut Haller, Harald Nielsen e di tanti, tanti ragazzi tutti bravi e disponibili.
L'allora presidente Renato Dall'Ara era sempre con e per la squadra. Mancano tre giorni al termine del campionato, il Bologna viene...assolto e gli restituiscono il mal tolto ( quei famosi tre punti ). Si trova, dunque, in vetta alla classifica insieme all'Inter dell'allenatore Helenio Herrera. Quattro giorni prima della partita ( 3 giugno ) il Presidente Dall'Ara viene a mancare, ragione in più, dunque, per giocare quella partita con più grinta. Un gol di Romano Fogli su punizione ed uno di Harald Nielsen decisero la partita e consegnarono al Bologna lo scudetto. Gente che si riversava nelle piazze e nelle strade gridando la propria gioia e la propria felicità. Erano " manifestazioni " di simpatia ed attaccamento ai colori ma non di certo...violente.
Da quel mitico scudetto, sono trascorsi anni luce. Gli "anziani" non si ritrovano nel tifo di oggi, a volte surreale, e, con la memoria, fanno un flashback a quel famoso 7 giugno 1964 e si rivedono acclamare la squadra loro beniamina. Arriviamo ai giorni nostri e che squadra troviamo? I tifosi saranno anche cambiati ma, forse, un motivo ci sarà. In tutti questi anni abbiamo avuto una serie di " amministrazioni " sbagliate; non è questa la sede per una critica così, ma, dietro ci sono acquisti/vendite di giocatori non del tutto indovinate così come la scelta dei vari tecnici.
Abbiamo toccato il fondo, andando in serie C. Altalene fra serie A - serie B. Sotto la torre di Maratona, c'è uno striscione che dice - LO SQUADRONE CHE TREMARE IL MONDO FA - e, a quei tempi, era la pura verità. Siamo un " popolo " di tifosi che si accontenta di poco, non abbiamo bisogno di eventi particolari come, forse, le squadre più importanti hanno, sarebbe sufficiente sapere che la squadra c'è e che lotta per il risultato e per i tifosi.