Un’altalena di emozioni questa sera a Torino: dalle stelle alle stalle e ritorno. Juventus-Real Madrid è stata una gara degna di tale blasone, fatta di grande agonismo, intensità e giocate di livello. Il 4-3-3 europeo juventino ha dimostrato di essere uno schema adatto per resistere ai colossi continentali. Certo, lo sforzo dei ragazzi di Conte è stato di quelli che difficilmente passeranno di mente, ma alla qualità si deve supplire con la foga e la tenacia.

Armi messe in campo nei primi 45 minuti con una Juve padrona del campo che ha messo il Real alle corde a difendersi senza riuscire a partire in contropiede. Un po’ di timidezza sottoporta e un gran Casillas su colpo di testa di Marchisio hanno salvato le merengues dall’immediato vantaggio bianconero. Boato casalingo che arriva comunque a quattro dalla fine grazie ad una verticalizzazione per Pogba: il francese velocissimo anticipa Varane che lo stende; Vidal dal dischetto ringrazia e infila il Real.

Gioia che dura poco con la Juve più remissiva e speranzosa di tirare un attimo il fiato nella ripresa. Un regalo che non si può fare alla squadra di Ancelotti, micidiale in contropiede e mortifera nel colpire Buffon due volte nel giro di dieci minuti con l’intermezzo della traversa di Xabi Alonso. Al 52’, infatti, è Caceres (tra i migliori del primo tempo) ad effettuare un retropassaggio kamikaze ben sfruttato dal duo Benzema-Ronaldo. Fra il legno colpito dal centrocampista basco e un altro miracolo di Casillas ancora su Marchisio, sulla fascia di Caceres al 60’ si invola Ronaldo che cambia gioco per Bale, veloce nell’esecuzione e nel trafiggere Buffon di destro.

Un incubo per i bianconeri, ingenui e ancora un gradino sotto le superpotenze europee per competere ad armi pari. Il cuore comunque viene gettato oltre l’ostacolo e cinque minuti dopo Caceres crossa trovando la testa di Llorente, bravo ad aggirare l’inguardabile Varane. Un 2-2 che in fondo accontenta tutti. I cambi non sortiscono effetti particolari e si viaggia in maniera più tranquilla sino al 90’.

Insomma, alla Juve calate le gambe, calato il gioco. Il Real ha subìto, aspettato e senza scomporsi molto ha sfiorato la vittoria esterna. Eterna differenza di qualità. In ogni caso il risultato di Copenaghen sorride ai bianconeri che dovranno battere i danesi la prossima giornata, sperando che il Galatasaray non vinca in Spagna. Se tutto andrà come previsto, per accedere agli ottavi basterà solo un pareggio ad Istanbul.