E' crisi profonda. Oggi la Lazio perde la propria imbattibilità interna ai danni di un Genoa molto scaltro e cinico, che ha saputo approfittare delle uniche e fatali defaillance laziali. Pensare che nel primo tempo la squadra di Petkovic è stata padrona del campo, ha avuto più di un'occasione limpida da rete per sbloccare il risultato e non le è stato concesso un rigore. E' stata la mancanza di cattiveria sotto porta la vera pecca dei biancocelesti, davanti, tra le altre cose, ad un Perin che si rivela l'uomo partita.
 
Primo tempo – Per la Lazio, subito una tegola. S'infortuna poco prima della gara Hernanes che, causa un fastidio muscolare, è costretto a dare forfait. I padroni di casa cercano subito di fare la partita ma si scontrano con il muro rossoblu, che in avanti si affida alle ripartenze. La prima vera occasione la si  registra al 21': cross di Pereirinha per la testa di Klose ma Perin, con un gran intervento salva la porta. Un minuto più tardi, lancio di Ledesma per il tedesco che in scivolata manca il gol per una pura questione di centimetri. Da questo momento in poi, la Lazio diventa padrona del campo. Al 30' episodio da moviola: Candreva viene atterrato appena dentro l'area da Biondini, il laziale accentua la caduta ma la scorrettezza c'è. Per l'arbitro Tommasi, però, il gioco può proseguire. Al 32' tiro cross pericoloso dello stesso esterno laziale, Perin c'è e devia in fallo laterale. Al 34', insidiosa la punizione dalla trequarti battuta ancora da Candreva direttamente in porta, il portiere del Genoa stavolta mette in angolo. Il primo tempo si chiude con l'unica occasione del primo tempo di marca rossoblu: al 43' cross di Marchese per la testa di Gilardino, la conclusione termina altissima sopra la traversa.
 
Secondo tempo – Gasperini inserisce Fetfatzidis al posto di Marchese. Undici invariato, rispetto alla prima parte di gara, per la Lazio. Subito un'occasione per i rossoblu: Biondini recupera un rimpallo e lancia Gilardino che in area stoppa di petto e calcia centrale, nessun problema per Marchetti nel bloccare la sfera. Al 48' tocco di mano di Antonelli in area su cross di Felipe Anderson, per il direttore di gara è involontario e quindi non sanzionabile. Al 53' angolo battuto da Felipe Anderson, Klose carica su Perin, Tomamsi ferma l'azione per il fallo del tedesco sul portiere. Lo spreco di occasioni mancate, la Lazio lo paga al 60' quando Kucka su contropiede fa passare in vantaggio il Genoa, complice il duello perso con Cavanda. Petkovic al 61' fa uscire Anderson per Ederson e Gonzalez per Perea ma inserire un trequartista e un attaccante in più, non porterà alcun beneficio. La Lazio accusa il colpo e la gara prende una piega irrimediabile quando Ciani tocca di mano il pallone in area. E' rigore per il Genoa e al 71' Gilardino porta sul 2 a 0 gli ospiti. I biancocelesti, a bussola ormai persa, tentano solo la strada dell'iniziativa personale per entrare in area genoana ma ormai il match è in mano agli avversari, che senza troppi patemi difendono il doppio vantaggio e si assicurano i tre punti.