Dieci punti dei dodici totali il Parma li ha ottenuti in casa, il Milan l'ultima (ed unica) vittima illustre. Le due occasioni in cui la Juventus non ha ottenuto l'intera posta in palio sono due trasferte: Milano e Firenze. D'accordo, con un coefficiente di difficoltà ben più elevato, ma non per questo la banda di Conte può permettersi distrazioni, specialmente a questo punto della stagione. La gara con il Parma dà l'avvio ad una sette-giorni a dir poco infuocata per i bianconeri, che in settimana incontreranno il Real Madrid e nel weekend riceveranno il Napoli per uno scontro che sa già di prima e ultima occasione per decidere chi sarà l'anti-Roma dei record.
Parma-Juventus è la partita degli ex e dei mancati tali, addirittura dei possibili futuri. Tutti, chi per un motivo e chi per l'altro, con la voglia di distinguersi. Nel Parma figurano, oltre a Cassani (settore giovanile juventino ma mai utilizzato in prima squadra), Mirante ed Amauri. Il primo, che in Serie B ha difeso 7 volte la porta della Juve, si sta confermando su alti livelli, anche come pararigori; il secondo, con più bassi che alti nella sua carriera in bianconero (appena 17 gol in campionato in 2 stagioni e mezzo), è ancora a secco in questo campionato e sbloccarsi in una partita del genere potrebbe dargli la giusta iniezione di fiducia. Molto dipenderà dall'apporto di Cassano, con il quale l'intesa non è ancora definitivamente decollata, e di un fresco Biabiany (solo subentrato nella sfida infrasettimanale contro il Genoa), pallino di Conte tanto che il tecnico lo vorrebbe con sé già da gennaio. Donadoni recupera Lucarelli dal turno di squalifica, ma deve fare a meno di Paletta, ancora out. Inoltre punta forte sull'uomo del momento, Parolo, che ha già segnato 5 gol al pari del miglior realizzatore bianconero (Vidal). Occhio anche a Sansone, in gol l'anno scorso, che ha la particolare tendenza di segnare solo alle big.
Per contrastare una compagine che tra le mura amiche ha ceduto solo alla Roma, Conte chiede ai suoi la massima determinazione. Sa bene che è vietato perdere punti, ma per evitare di farlo è costretto ad applicare il turnover, anche in vista dei successivi, fondamentali incontri. Sembra confermato, perlomeno in campionato, il solito 3-5-2 che vedrà Ogbonna al posto di Bonucci diffidato, affiancato da Barzagli e Chiellini, assente per squalifica martedì in Champions. A centrocampo ci potrebbero essere le riconferme di Isla sulla destra e De Ceglie sulla sinistra, anche se Asamoah scalpita per rientrare. In mezzo, Pogba dovrebbe far rifiatare uno tra Pirlo e Vidal, apparso stanchissimo nel match contro il Catania. In attacco Tevez sembra certo del posto, accanto a lui potrebbe toccare di nuovo all'ex Giovinco anziché a Llorente, anche lui preservato per martedì. Tra i recuperati c'è anche Quagliarella. Il centravanti, che ha recuperato il problema all'adduttore accusato a metà ottobre, è stato corteggiato dal presidente emiliano Ghirardi che non ha mai fatto mistero di vederlo bene a Parma. Per quanto riguarda gli altri infortunati, Lichtsteiner e Vucinic, resta accesa una piccolissima speranza e Conte spera che siano arruolabili per la partita con il Real Madrid.
In ogni caso, la Juve non ha mai avuto vita facile in uno stadio storicamente ostico: i Ducali vantano 6 vittorie contro 5 bianconere (10 pareggi). L'ultimo successo bianconero risale al gennaio 2010, quando in panchina c'era ancora Ferrara. Da allora guadagnò solo 2 punti nei successivi 3 incontri. Del gennaio 2000, invece, il precedente più caro ai tifosi gialloblu che pareggiarono nei minuti di recupero, in doppia inferiorità numerica, grazie ad un gol di Hernan Crespo. L'arbitro dell'incontro sarà Domenico Celi di Bari, che nella stagione 2011-12 inaugurò lo Juventus Stadium proprio nell'incontro casalingo col Parma.