La Lazio non ha un'identità e Petkovic lo sa, tant'è che ogni settimana cambia formazione alla ricerca della giusta alchimia. Ciò che sinora ne è uscito fuori, però, è un intricato rebus senza soluzione, la madre di tutti i cubi di Rubik è fra le mani dell'allenatore biancoceleste. Ogni tecnico ha però il suo talismano e quello di “Vlade l'indeciso” è Miroslav Klose. Il panzer tedesco è stato in grado – da solo – di risolvere la sfida con il Cagliari, ma è un amuleto al quale non sempre è possibile appellarsi, per una serie di motivi che vanno dall'età del teutonico, alla sua sempre delicata condizione fisica.

ALL'ASSALTO - Petkovic le sta provando davvero tutte, incartandosi come meglio non potrebbe. A rotazione ha provato a lasciare fuori tutti i suoi big, da Candreva a Hernanes, passando per Lulic e Ledesma. Ora di fronte ci sarà un Milan che è addirittura più in crisi della Lazio stessa, ma i biancocelesti non passano da 23 anni a San Siro. “Non andremo a Milano per difenderci o nasconderci - dichiara il tecnico nella conferenza stampa di Formello -, affronteremo il Milan a testa alta”. A ben sentire sono le classiche dichiarazioni che Petkovic fa da un anno e mezzo a questa parte, però poi nella pratica si è spesso vista una Lazio diversa rispetto alle intenzioni.

LA FORMAZIONE - Contro il Milan sarà l'ennesima Lazio diversa di questa stagione. In difesa verrà confermato Radu sulla sinistra - “giocherà la terza di fila” ha ammesso Petkovic -, mentre si ferma Noveretti per un problema ai flessori della coscia destra. Ciani-Cana sarà la coppia centrale, con Cavanda ad agire sulla destra. A centrocampo possibile riproposizione del doppio regista: Ledesma sicuro del posto visto l'infortunio di Biglia (polpaccio K.O.), sarà probabilmente affiancato da Onazi che parte favorito su un Gonzalez in ritardo di condizione: “Pian piano sta ritrovando la forma, ha avuto qualche problema che si è trascinato dietro dallo scorso anno. Ha cominciato la preparazione con un mese di ritardo, ma ci sarà spazio per tutti” ha aggiunto sereno l'allenatore.
In avanti qualche nodo da sciogliere, Petkovic sembra però intenzionato ad usare l'artiglieria pesante. Dovrebbero scendere dal primo minuto in campo sia Hernanes, che Candreva che Klose, con i primi due, assieme a Felipe Anderson ad agire dietro il tedesco.

IL RAPPORTO CON LA SQUADRA - Pungolato sul suo rapporto con la squadra, il bosniaco commenta: “Con i ragazzi ho un rapporto buono, non ottimo perchè c'è sempre la possibilità di migliorare sul piano della comunicazione fra di noi. Mi ha fatto piacere che qualcuno abbia parlato bene del nostro rapporto al termine della sfida col Cagliari. Quelli che ho a disposizione sono uomini veri e l'hanno dimostrato in campo. Dobbiamo solo ritrovare un po' di cattiveria e di rabbia in mezzo al campo”.

L'ARBITRAGGIO - In chiusura una raccomandazione sull'arbitraggio. Il Milan ha alzato un polverone dopo la sconfitta con il Parma e su un eventuale condizionamento di Damato Petko commenta: "Ricordo il rigore dello scorso anno a Milano e l'espulsione di Candreva, ma non è più tempo per pensarci. Non cerchiamo alibi, mi fido della qualità degli arbitri italiani, domani sera non ci saranno errori".