È una Lazio che balla. Balla sul piano delle convinzioni, balla su quello dei risultati, ma a ballare – come ogni volta che c’è qualcosa che non va – è la panchina del suo allenatore. Petkovic è in discussione, per la prima volta da quando ha preso in mano la Lazio. La mancanza di risultati, l’involuzione nel gioco, qualche scelta del bosniaco di difficile lettura, un vistoso calo fisico e in primis una campagna acquisti deficitaria, hanno creato un mix letale. Lo scorso anno la Lazio sorprese, andando oltre le più rosee aspettative di chiunque, si parlò di miracolo che però, come tutti ben sanno, accadono una volta sola nella vita. Le colpe di questo momento difficile sono da spartire fra tutti, partendo dall’alto e andando via, via a scendere fino ad arrivare ai giocatori. La società – leggasi Lotito e Tare – non ha fatto nulla per rinforzare una squadra apparsa spremuta già nello scorso girone di ritorno; Petkovic ci sta mettendo del suo incartandosi con scelte tattiche e sostituzioni ben più che rivedibili; i giocatori, spompati o svogliati, hanno messo il carico da 90.
PETKOVIC A RISCHIO - Proprio per questo motivo, nella giornata di venerdì, Lotito è piombato come un cacciabombardiere su Formello, irrompendo agli allenamenti dei biancocelesti. Il presidente, senza farsi un esame di coscienza, si è infuriato con la vecchia guardia che – a suo insindacabile giudizio – sta rendendo poco o niente rispetto al proprio effettivo valore e non sta riuscendo a trascinare il gruppo più giovane. Dai corridoi del centro sportivo è poi filtrata la notizia che, in caso di non vittoria – quindi anche un pareggio – con il Cagliari, tutta la squadra sarebbe costretta al ritiro punitivo in quel di Formello. Insomma, nervi tesi e momento delicato. Nel caso, l’unico a pagare, come sempre capita, sarà Petkovic e già si parla di un ritorno di Reja.
LA FORMAZIONE - Nel frattempo il tecnico bosniaco, visibilmente in difficoltà, si è riunito a pranzo con il suo staff tecnico per provare a trovare la soluzione a questo intricato rebus. La Lazio dovrebbe riproporre il 4-3-3, cambiando nuovamente faccia dopo lo 0-0 con l’Apollon. Per la difesa scelte quasi obbligate. Marchetti fra i pali e una linea difensiva a 4 composta da Cavanda, Ciani, Cana (benino Novaretti in coppa, occhio che si gioca una chance) e Radu, rientrato giovedì dopo due mesi, ma già costretto agli straordinari. A centrocampo i cambiamenti maggiori, con Onazi e Biglia dal primo minuto e Hernanes riproposto come mezzala sinistra. In avanti sono ancora da valutare le condizioni di Klose, con un Floccari spremuto che dovrebbe lasciare spazio a Perea sin dall'inizio. Accanto al colombiano torna Candreva – che ha smaltito la febbre – e spazio per un Felipe Anderson accesosi a intermittenza fino a questo momento.