Un tranquillo sabato pomeriggio di metà ottobre potrebbe fare da scenario ad una comoda sgambata sotto il sole non più bollente della Sardegna, gli esiti conclusivi delle ultime stagioni di Cagliari e Catania parlano del resto di salvezze conseguite in tranquillità e consistente anticipo. Peccato, o per fortuna a seconda dei punti di vista, che in serie A non si regali niente per niente e le classifiche delle due formazioni isolane ad oggi abbiano impellente bisogno di rimpinguarsi.
La gara di oggi, secondo anticipo dell’ottava giornata del campionato di serie A (ore 18), lancia all’immediata analisi la chiave della tensione e della concentrazione per quello che, a tutti gli effetti, è uno scontro salvezza; gli organici non suggeriscono affatto una lotta all’ultima goccia di sudore per il mantenimento della categoria ma ogni occasione è dovuta per dare e darsi delle certezze.
Certezze di cui abbisogna maggiormente la squadra etnea, che in avvio di stagione ha risentito oltre il previsto dei mutamenti in rosa e nello scacchiere tattico dopo il mercato estivo. Anche bollicine di spumante non ancora smaltite dopo la fantastica cavalcata dello scorso anno hanno avuto il loro peso, sotto l’aspetto più mentale che non motivazionale, ma mister Maran conta di capitalizzare oggi le due settimane di lavoro a cavallo della sosta per debellare il fattore di rallentamento in realtà più incisivo, ovvero una condizione atletica globale non brillante.
A Torre del Grifo si è parlato fino a ieri di gara dell’attesa svolta, ma un’altra svolta tanto agognata in casa Cagliari c’è già stata e riguarda la questione stadio, argomento irto di spine per i sardi nell’ultimo anno e mezzo ma che finalmente ha trovato una soluzione definitiva con il ritorno al “Sant’Elia”: pur con la limitazione dell’accesso a soli 5.000 spettatori, Conti e compagni torneranno nella propria casa sportiva dopo logoranti girovagare, tira e molla e vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto in prima persona il numero uno rossoblu, Massimo Cellino. La sua presenza alla rifinitura di ieri ad Assemini ha dato ancora più forza al gruppo di Lopez, portavoce in sala stampa dell’idea che “comincia qui il nostro campionato”.
Si cerca di tornare a fare punti dopo il ko di due domeniche fa a Udine, le presenze di Cossu sulla trequarti e Ibarbo come seconda punta dall’inizio sono le anticipazioni di maggior rilievo sull’undici titolare. Pinilla è favorito su Sau, comunque arruolabile dopo la frattura al setto nasale, per l’altra maglia in attacco, mentre Cabrera svolgerebbe il ruolo di mezzala di qualità per colmare le indisponibilità di Dessena ed Ekdal. Infortunato anche Avramov, mentre si registra il ritorno tra i convocati di Francesco Pisano, reduce dal lungo stop per la frattura al perone patita lo scorso aprile proprio contro il Catania, ma al “Massimino”.
Nel Catania le novità rispetto all’ultimo, amaro, pari con il Genoa dovrebbero essere invece diverse. Sono alte le probabilità che Frison abbia una possibilità per imporsi su un Andujar stanco per gli impegni con la nazionale, ma soprattutto apparso in difficoltà in queste prime uscite di campionato. Almiron potrebbe accomodarsi in panchina, mentre con Leto ko sarà sicuramente Castro ad agire a sinistra nel tridente del 4-3-3 dove Barrientos e Bergessio sono inamovibili, ma per il centravanti ex San Lorenzo e Saint’Etienne c’è da tenere in conto la crescita di condizione di Maxi Lopez, evidenziata da Maran nella conferenza di ieri. Fermo anche Boateng, ancora fuori Spolli mentre nelle prossime settimane potrebbe aversi notizia della prima convocazione di Gino Peruzzi.
I precedenti tra Cagliari e Catania in Sardegna sono 10 e sorridono ampiamente ai sardi, vittoriosi in cinque occasioni a fronte di quattro pareggi e un solo successo ospite, risalente alla gara dell’ultimo ritorno degli etnei in serie A, del 10 settembre 2006, quando “Re Giorgio” Corona si impose agli onori della cronaca sportiva con un perentorio collo pieno al volo da fuori all’esordio in serie A a 32 anni. L’anno scorso, il 10 novembre 2012, all’”Is Arenas” di Quartu Sant’Elena finì 0-0 una delle pochissime gare a porte aperte in quell’impianto, mentre è del 24 aprile l’ultimo acuto del Cagliari: a Trieste 3-0 con reti di Thiago Ribeiro, Pinilla e Ibarbo. Curiosità: il Catania non segna contro il Cagliari da ben 368’, recuperi esclusi, di Bergessio l’ultima rete nel 2-0 del 1° maggio 2011 al “Massimino”.
Dirigerà l’incontro il signor Piero Giacomelli della sezione di Trieste, coadiuvato dagli assistenti Crispo e Iori, Vivenzi il IV ufficiale mentre gli arbitri addizionali saranno Cervellera di Taranto e Bruno di Torino.