La squadra azzurra, non sarà tra le teste di serie in Brasile, e la notizia già di per sè è clamorosa; ma l'aspetto più eclatante è il fatto che nel G8 mondiale ci siano Colombia, Belgio e la sorprendente Svizzera. Ranking a parte, da quando Cesare Prandelli siede sulla panchina azzurra, nelle 17 amichevole disputate la squadra ne ha vinte la miseria di 4; contro la Spagna la più importante, le altre sono arrivate contro avversarie più che abbordabili, come San Marino, Polonia e Ucraina. Anche le amichevoli vengono prese in considerazione dal Ranking Fifa e, visto che tra Italia e Olanda (ottava a pari punti con gli azzurri) intercorrono solo 36 millesimi di differenza, viene da mangiarsi le mani per le occasioni fallite.
Ma il problema è più profondo; la squadra di Prandelli, (salvo fasi finali Europei e Mondiali) non gioca bene e non diverte, e anche per questo in molti ormai non seguono più la Nazionale con l'entusiasmo di una volta. I giocatori, a vederli in mezzo al campo, sembrano quasi svogliati, e ormai la Nazionale è vista come un peso che arricchisce il calendario calcistico facendo affaticare chi viene convocato. E pensare che anni fa la Nazionale veniva prima di tutto, e per molti giocatori era il coronamento di un sogno.
Alla fine delle qualificazioni mondiali é inevitabile fare un paragone con le altre big d'Europa. Volendo prendere in considerazione proprio l'Olanda, la differenza é netta: gli Orange in 10 match hanno messo a segno la bellezza di 34 reti, la Germania ben 36, e l'Italia? Stesse partite giocate, con una sola differenza, che i gol segnati sono solo 19. Basti pensare che contro la modestissima nazionale Maltese l'Italia ha segnato solo 4 gol.
Prandelli continua a dire che l'Italia viene seguita solamente nelle occasioni importanti, (Mondiali ed Europei) e durante l'anno nessuno ne parla. Forse perché le prestazioni non sono quasi mai all'altezza delle aspettative.
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