TORINO - Sarà la stracittadina numero 137 in Serie A e, come ogni volta, i novanta minuti faranno storia a sé. Massimo rispetto e nessuna paura da entrambe i fronti, come hanno fatto sapere Conte e Ventura, ma è chiaro che la carta parla chiaramente a favore della Juve. Il Toro, nonostante un bel gioco offerto nelle prime apparizioni in campionato, difficilmente affronterà i cugini a viso aperto ed è ipotazzibile aspettarsi la famosa squadra operaia tutta corsa e gioco maschio. Dall'altra parte c'è curiosità nel vedere se gli undici di Conte mostreranno meno indolenza rispetto alle precedenti uscite e se la porta di Buffon potrà rimanere immacolata.
PIRLO OUT - In ogni caso, una sorpresa in casa bianconera ci sarà: l'assenza di Pirlo. Il cervello, regista, motore di centrocampo guarderà il derby dalla panchina. Impalpabile contro Verona e Chievo, Conte preferisce lasciarlo rifiatare in vista del Galatasaray e Milan. Al suo posto quella diga umana di Pogba; per il resto da registrare un po più di vivacità sulle fasce con i ritorni di Lichtseiner e Asamoah. Il grande ex, Angelo Ogbonna, farà compagnia a Pirlo, perchè dopo tre rotazioni il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini rifarà la sua comparsa dal primo minuto. Unico punto di domanda in attacco: di fianco all'inamovibile Tevez, Giovinco (fino ad ora poco utilizzato) dovrebbe giocare i 90' interi, con l'argentino pronto a lasciare spazio a Vucinic nella ripresa.
QUI TORO - Con otto punti su 15 a disposizione, il Torino è partito bene guidato da un Cerci scatenato, capocannoniere insieme a Pepito Rossi con cinque reti. Ventura schiererà il 3-4-1-2 con l'ex Immobile affiancato a Cerci ed El Kaddouri pronto a tamponare Pogba. In mezzo Vives e Brighi con D'Ambrosio a sinistra (preferito a Pasquale) e Darmian a destra. Recupero importante nel reparto arretrato con il ritorno di capitan Glik (espulso lo scorso anno sia all'andata che al ritorno) a comporre il terzetto con Bovo e Moretti. Dopo aver sfatato il campo del Bologna a distanza di 33 anni, Ventura proverà a rompere l'incantesimo che grava sul Toro da 18 anni nei derby.
PRECEDENTI - Era il 1995 quando Angloma e un doppio Rizzitelli stesero la Juve di Lippi in un appassionante 3-2. Da lì in poi dieci vittorie bianconere e 4 pareggi, l'ultimo targato 2008 (0-0). Nella passata stagione all'andata la cantera bianconera si scatenò rifilandone tre ai cugini (doppio Giovinco e Marchisio), mentre il 28 aprile nel girone di ritorno ci pensarono Vidal e ancora Marchisio negli ultimi minuti a siglare il più classico dei risultati.
QUOTE - Per i bookmakers Juve strafavorita con quote tra l'1.50 ed 1.55 (Snai-PaddyPower). Al contrario, padroni di casa vittoriosi che pagano molto bene fra il 7.00 ed il 6.50. Toro che non segna alla Juve dal 2002: l'agenzia italiana quota la rete granata a 1.69, mentre quella irlandese a 1.66. Per quanto riguarda i primi marcatori, in caso di gol dell'ex Immobile gli scommettitori verranno ripagati 3.75 volte la posta; in casa bianconera, sempre PaddyPower ha deciso di dare una chance a Vidal (tre reti finora) con un buon 2.65. Viste le due ultime gare, un cartellino rosso non sembra così improbabile: Snai crede poco ai precedenti e lo quota a 3.00.