La Capitale d'Italia per novanta minuti (sommati ai 7 giorni precedenti al match e – almeno – alle due settimane successive) si trasforma nel paesello più sperduto del mondo. Nel regno del provincialismo. Litigi, bisticci e prese in giro che si estendono dal vicino di casa al compagno di banco di scuola, dal collega con il quale prendi il caffè a lavoro all'amico di bevute la sera. Dai social network alle scritte sui muri, la città sembra quasi ipnotizzata e catalizzata su questo unico incredibile evento. È una situazione paradossale, e probabilmente se non sei di Roma non puoi capire. Eppure nella città eterna funziona così. Incredibile ma vero, il derby è tutto questo. Passione, lacrime e viscere. E ce ne sono anche due all'anno. Quello di andata e quello di ritorno. Con buona pace di tutti quelli che a Roma vengono chiamati “gli altri”. Ovvero tutti gli altri tifosi (Juve, Napoli, Milan o Inter) e di tutti quei non-calciofili che poverini di quei 90 minuti (con gli annessi) non gliene frega assolutamente nulla.

LA FORMAZIONE - Basta capire l'attenzione dedicata al debutto in Europa League della Lazio per farsi un'idea di quanto il derby conti. Fra la gente è passata così, en passant, quasi accidentalmente, la vittoria per 1-0 sul Legia Varsavia firmata di testa Hernanes. La testa - di tutti gli altri - era tutta a domenica, al fischio d'inizio che verrà dato alle ore 15 dal signor Gianluca Rocchi. Anche Petkovic ci ha pensato e ha fatto riposare i Fab-Four di casa Lazio, ovvero Candreva, Klose, Lulic e Ledesma, salvo poi rispolverare gli ultimi due negli ultimi scampoli di partita. Le notizie positive in casa biancoceleste vengono dalle ultime due uscite, terminate con zero gol al passivo.

Seppur in emergenza, la difesa ha infatti retto priva di Biava – salterà con ogni probabilità anche il derby – e con Andre Dias desaparecido. Domenica giocherà nuovamente la coppia Cana-Ciani (Novaretti è finto ko per una distorsione alla caviglia) al centro di una riproposta difesa a 4, con Marchetti fra i pali, Konko sulla destra e Cavanda dirottato ormai sulla sinistra; a centrocampo tornerà finalmente Ledesma unico in cabina di regia, con Gonzalez - che ritrova il posto da titolare -, Hernanes, Lulic e Candreva a spingere alle spalle di Klose.

La Lazio affronterà una Roma con una voglia matta di riscatto, con quella cicatrice del 26 maggio che probabilmente mai si rimarginerà. L'occasione di una parziale rivincita si presta questa domenica. Alla Lazio il compito di reggere l'urto di una Roma rinfrancata da classifica e prestazioni. Del derby, state tranquilli, se ne parlerà nel bene o nel male. Questa è la capitale più provinciale del mondo.