Il 12 settembre 1993 è una data da iscrivere di diritto nella storia della Juventus, perché in quella domenica esordì con la maglia bianconera un giocatore destinato a diventare una bandiera e un idolo dei tifosi: Alessandro Del Piero. All’età di soli 19 anni Del Piero subentrò a Ravanelli al 74’ della partita fra Foggia e Juventus, poi terminata 1-1, facendo la sua prima comparsa in serie A e timbrando la prima delle sue 705 presenze con la maglia bianconera. Solo tre giorni dopo avvenne anche il debutto europeo in Coppa Uefa, mentre una settimana più tardi segnò il suo primo gol in campionato.
Nonostante le strade di Del Piero e della Juventus si siano separate lo scorso anno, il giocatore è rimasto un idolo indiscusso dei tifosi, tanto che a distanza di 20 anni la stessa società ha voluto celebrare l’anniversario del suo esordio con un comunicato sul sito, finalizzato a ricordare l’incredibile impronta data dall’attaccante a un pezzo importante della storia bianconera.
Del Piero, infatti, oltre ad aver contribuito in maniera determinante alla conquista di molti trofei (otto Scudetti, un campionato di B, una Coppa Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea), vanta a livello individuale la vittoria di due classifiche dei cannonieri (una in Serie A e una in Serie B) e detiene alcuni importanti record, fra cui quello delle presenze, 705, e quello dei gol realizzati con la maglia bianconera, 289, in entrambi in casi dopo aver spodestato un altro mostro sacro come Giampiero Boniperti.
Del Piero, attualmente al Sydney FC, si affianca ad altri grandi campioni passati nelle file bianconere nell’ultimo trentennio, come Platini, Zidane e Baggio. A detta di molti, tuttavia, l’attaccante originario di Conegliano è stato colui che più di tutti è entrato nel cuore dei tifosi bianconeri, tanto che in molti non hanno ancora digerito il modo in cui la Juventus ha gestito il suo addio e l’attribuzione della mitica maglia numero 10 a Carlos Tevez.