L’arrivo di Tevez ha indubbiamente portato molto entusiasmo fra il popolo bianconero, ma l’acquisto di quello che viene ormai considerato il primo vero top player della gestione Marotta ha fatto passare in secondo piano la definizione dell’accordo raggiunto con un altro attaccante di livello, quel Fernando Llorente che ha chiuso ieri la sua avventura con l’Athletic Bilbao e che oggi è sbarcato a Torino da giocatore bianconero.

Una Juve sempre più “aristocratica”, dunque, che dopo Re Artù Vidal da oggi può contare sul Re Leone, soprannome storico di Llorente, che giunge sotto la Mole con l’obbiettivo di aiutare Conte a migliorare una squadra rodata in ogni reparto, ma che nelle ultime due stagioni ha dovuto spesso affrontare il problema del gol. I detrattori di Llorente sostengono che lo spagnolo non abbia una grande media gol (all’Athletic Bilbao ha messo a segno 118 gol in 333 partite), ma se già i numeri smentiscono in parte questa affermazione, a favore dell’attaccante ci sono una buona tecnica di base, poco comune in giocatori con la sua stazza, e una capacità nel gioco aereo in cui lo spagnolo ha pochi rivali nel calcio professionistico, che gli permette di andare spesso a segno di testa e, soprattutto, di creare sponde e spazi per chi ruota attorno a lui.

Llorente è stato un bel colpo per la Juventus non solo sotto il punto di vista tecnico, ma soprattutto economico, considerato che i dirigenti bianconeri, forti dell’accordo con il giocatore, hanno resistito alle richieste del presidente basco Urrutia di pagare la clausola di rescissione di 37 milioni di euro e lo hanno ingaggiato a parametro zero. Una presa di posizione forte anche da parte di Llorente, che ha pagato la sua voglia di Juventus con tanta panchina nei suoi ultimi mesi spagnoli, senza considerare l’astio dimostrato dai suoi ex tifosi, che hanno considerato il suo addio come un vero e proprio tradimento.

Il Llorente atterrato all’aeroporto di Caselle intorno alle 14 è apparso un giocatore in buone condizioni fisiche, anche grazie al lavoro svolto in solitaria per sopperire allo scarso utilizzo degli ultimi tempi. Così come per Tevez, anche il Re Leone è stato accolto da circa sessanta tifosi bianconeri che hanno voluto dimostrargli affetto e riconoscenza e l’attaccante non si è tirato indietro, acconsentendo a scattare foto, firmare autografi e, in generale, dimostrandosi piuttosto felice per l’inizio di questa nuova avventura.

Il programma per questi primi giorni in bianconero prevede che Llorente effettui le visite mediche fra la giornata di oggi e la mattinata di domani, mentre alle 16, sempre di domani, vi sarà la presentazione ufficiale. Intanto l'attaccante ha sciolto uno dei dubbi legati al suo arrivo alla Juve e che riguardava il numero di maglia. Non potendo scegliere i numeri che hanno accompagnato la sua carriera (il 9 di Vucinic e il 32 di Matri), Llorente ha optato per la maglia numero 14.