Alla vigilia di Italia-Brasile (21:00, diretta Rai 1), una delle partite piú suggestive del panorama calcistico mondiale, si é parlato anche dei problemi di ordine pubblico oltre che della partita. Prandelli ha ammesso che la situazione non è delle piú tranquille ora che la squadra si è trasferita a Recife: "A Rio nessun problema, qui ci hanno consigliato di non uscire. Ma non abbiamo mai pensato di andarcene e nessun giocatore lo ha chiesto".
 
Il Brasile sta vivendo giorni complicati, tra la Confederations Cup e le proteste in piazza. "Sarebbe bello regalare un po' di felicitá alla gente dentro allo stadio, e l'ideale sarebbe che non succedesse niente fuori. Le violenze sono da condannare, sempre".
 
La sfida col Brasile è di fatto uno spareggio tra le due squadre, giá qualificate per la semifinale. Chi vince passerá come prima del girone, mentre la seconda affronterá la Spagna in semifinale. Stasera mancherá Pirlo, che ha avuto un problema muscolare ed é in dubbio anche per il prossimo match: al suo posto ci sará probabilmente  Montolivo il regista. Anche De Rossi non potrá giocare con i verdeoro, squalificato. "L'importante è cercare di dare equilibrio alla squadra, che è quello che ci è mancato contro il Giappone; servono giocatori freschi perché la differenza non la fanno i gesti tecnici ma la condizione fisica".
 
Come si affronta una squadra come il Brasile? "Dovremo avere personalitá e coraggio, e cercare di metterli in difficoltá. Dobbiamo dare tutto e cercare di offrire un buon spettacolo, senza chiuderci 90 minuti nella nostra metá campo; abbiamo giá dimostrato a Ginevra di poter mettere in difficoltá il Brasile". Neymar è il pericolo n.1: "Non si puó risolvere il problema solo con una marcatura, dovremo essere bravi a non concedere spazi e a raddoppiare sempre su di lui. I Brasiliani sono molto bravi nell'uno contro uno".