Novanta minuti di sofferenza. E' questo il succo dell'incredibile match giocato all'Arena Pernambuco di Recife fra Italia e Giappone. Il 4-3 finale premia gli azzurri, che raggiungono già matematicamente la semifinale, anche se sarà la scontro di sabato con il Brasile, vittorioso sul Messico, a decretare chi potrà sicuramente evitare la Spagna.

 

Gli azzurri, in calo fisico rispetto al match del Maracanà contro il Messico, subiscono fin dall'inizio e per larghi tratti di partita la manovra dei giapponesi, guidati dalla panchina da Alberto Zaccheroni. L'avvio è tutto di stampo nipponico, prima con Maeda e poi con Endo, con tentativi comunque non pericolosi per la porta azzurra. Al 17' ci prova Kagawa da fuori e Buffon è bravo a deviare in angolo. Al 20' Abal si inventa un rigore per il Giappone: De Sciglio sbaglia il retropassaggio, Buffon ferma Okazaki prendendo nettamente il pallone, ma l'arbitro assegna il penalty. Dal dischetto Honda non sbaglia. L'Italia sembra non reagire e al 30' arriva già il primo cambio fra le file azzurre: fuori Aquilani, dentro Giovinco per dare più vivacità in avanti. Tre minuti dopo arriva l'incredibile raddoppio giapponese; dopo un batti e ribatti e un campanile in aria, Chiellini sbaglia l'intervento di testa, ne approfitta il centrocampista del Manchester United Kagawa che con una bella girata infila Buffon nell'angolino basso alla sua sinistra. L'Italia a questo punto si deve per forza svegliare e gli ultimi dieci minuti prima dell'intervallo sono interamente di marca azzurra. Prima ci prova Pirlo su punizione e poi lo stesso Pirlo trova il corner decisivo per l'incornata vincente di De Rossi al 41'. Ci sarebbe il tempo prima del tè caldo anche per un incredibile pareggio, ma il tiro di Giaccherini in area allo scadere di primo tempo si stampa sul palo. Il secondo tempo rinizia com'era finito il primo, con un'Italia riversata all'attacco per ribaltare il risultato.

 

E il pareggio, già nell'aria, arriva al 50': Giaccherini tiene in campo con la complicità di un avversario un pallone che sembrava già fuori, entra in area molto defilato e appoggia al centro per Balotelli, che, anticipato da Uchida, può esultare comunque per l'autogol dello stesso difensore giapponese. Dopo due minuti l'incredibile vantaggio azzurro, al 52' è firmato da Balotelli su rigore. Un rigore abbastanza generoso concesso da Abal per un presunto tocco di mano di Hasebe su un tiro di Giovinco. Il Giappone sembra in panne, Giovinco ci riprova al 56' con una splendida conclusione, ma Kawashima riesce a deviare in corner. E' una partita che non finisce più e al 69' il Giappone riesce a pareggiare, grazie a Okazaki che di testa ruba il tempo a Montolivo, su punizione dalla fascia destra. All'82' il Giappone va vicino al 4-3, ancora con Okazaki, che stampa sul palo un bel tiro, con pallone che finisce sulla traversa e poi in fondo dopo il colpo di testa di un giocatore giapponese. Il 4-3 lo fa invece l'Italia, all'86. Pertugio filtrante di De Rossi per Marchisio sulla destra in area, passaggio in mezzo all'area per Giovinco, che tutto solo butta dentro la palla della qualificazione alla semifinale. Servirà comunque un'altra Italia, magari con forze fresche, per cercare di far paura al Brasile stellare di Neymar e compagni.