Mediocre prestazione dell'Italia di Prandelli, che si fa sorprendere nei minuti finali e pareggia 2-2 con Haiti nell'ultima amichevole prima della Confederations Cup (si inizia domenica col Messico). Male soprattutto la difesa, sempre in difficoltá nei contropiedi e graziata piú di una volta. Prandelli ha fatto giocare quasi tutti, trovando un buon Gilardino nel primo tempo: Balotelli é entrato intorno al 70', servendo l'assist del 2-0 al nuovo entrato Marchisio, ma il finale distratto degli azzurri ha rovinato tutto.
Impossibile non rievocare alla vigilia il Mondiale del '74, quando un gol di Samon ci mise la paura in corpo. Il Mondiale finí male ma almeno contro Haiti vincemmo. Fu la partita del famoso "vaffa" di Chinaglia a Valcareggi: quel gruppo di giocatori era un nido di serpi, polemiche e dichiarazioni sopra le righe non mancavano mai. Il gruppo di Prandelli è molto piú educato: parlano con la mano davanti alla bocca per non farsi beccare dalla telecamere, mentre i Valcareggi Boys si mandavano a quel paese tutti i giorni.
Lo spirito di quella nazionale haitiana che per sette minuti restó in vantaggio non è scomparso e stasera i diavoletti rossi sono scesi in campo con le stesse bellicose intenzioni. "Forte nei contrasti!" gridava la panchina italiana dopo essersi accorta che gli haitiani facevano sul serio. Il gol di Giaccherini dopo 30 secondi, una bella incursione su cross dalla sinistra di De Sciglio, dava subito un po' di brio alla questione. Giaccherini è in lotta per una maglia da titolare (lo è stato in diverse partite anche importanti) e oggi ha dato a Prandelli qualche motivo per pensarci su. L'1-0 di Giaccherini prometteva ma senza mantenere: il piú vicino al raddoppio nel primo tempo è stato Gilardino, che al 42' mandava sul palo con un tocco di sinistro. Prima di lui ci avevano provato Cerci (troppo corto il suo pallonetto al 30') e ancora Gilardino, che al minuto 25 metteva dentro al volo, ma in fuorigioco.
Nel secondo tempo sono entrati un po' tutti: Marchetti, Montolivo, De Rossi, Balotelli ed El Shaarawy. Ma l'Italia continuava a costruire poco, svogliata e senza tensione, mentre gli haitiani giocavano la partita della vita. Gila ci provava prima di uscire, il portiere parava il tiro centrale. Balotelli entrava subito nel match e con un numero sulla riga di fondo serviva l'assist del 2-0 a Marchisio, appena entrato. L'Italia finiva lí, con El Shaarawy che cercava invano un gol necessario di questi tempi, ora che la sua permanenza a Milanello non è piú fuori discussione come sei mesi fa.
L'ultimo quarto d'ora era tutto di Haiti. Astori atterrava Maurice in area e Saurel trasformava per l'1-2. L'Italia aspettava solo il fischio finale, ma non aveva fatto i conti col nuovo entrato Peguero, che a tempo praticamente scaduto firmava il 2-2 sfruttando l'ennesimo buco sulla sinistra e mandando in delirio un intero popolo.
Da queste partite ci si aspettano sempre goleate che puntualmente non arrivano, soprattutto se in campo c'è l'Italia. Ma ció che conta è arrivare al match col Messico con gli uomini-chiave in forma. Chissá. A Prandelli sicuramente non saranno piaciuti i molti palloni persi e le disattenzioni continue in difesa, ma con Chiellini, Barzagli e Bonucci dovrebbe essere diverso. Haiti intanto festeggia e dopo la bella figura contro la Spagna di sabato scorso trova un pareggio storico.


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