Una veloce sgambata, quella di questa sera al “Dall'Ara” contro il San Marino, e poi sarà calcio vero, perchè i tre punti in palio a Praga, contro la Repubblica Ceca, nella sfida della prossima settimana, sono oro per aggiungere un altro tassello fondamentale alla lanciata rincorsa dell'Italia verso la qualificazione ai mondiali brasiliani del prossimo anno. Stasera il ct Prandelli lascerà a riposo almeno quattro pedine di prima importanza della nazionale azzurra. Balotelli, El Sharaawy, Montolivo e Barzagli non saranno della gara, tutti con piccoli problemi fisici, recuperabili in breve tempo. Spazio quindi a quelli più in forma, in attesa del recupero e del riposo dei campioni. Davanti alla colonna azzurra Buffon tra i pali, spazio in difesa probabilmente a Ranocchia e Ogbonna, con Maggio e Antonelli terzini, mentre a centrocampo l'inamovibile Pirlo sarà affiancato da Aquilani e Poli. In attacco Gilardino unica punta, assistito dal beniamino di casa Alino Diamanti e probabilmente dal giovane atalantino Jack Bonaventura, all'esordio in maglia azzurra. Diamanti a inventare, e Gilardino a cercare di finalizzare, proprio come nel Bologna.
Come detto più che una partita vera, un buon allenamento. La testa è infatti già tutta proiettata al 7 giugno a Praga, dove si può mettere già una buona ipoteca per staccare il biglietto per il Brasile. La partita di qualificazione con la Repubblica Ceca sarà anche un test di assoluto rilievo per la Confederations Cup, che parte fra due settimane. L'Italia esordirà il 16 giugno contro il Messico a Rio, poi il 19 sarà impegnata contro il Giappone a Recife, e il 22 a Salvador nell'attesissimo confronto con il Brasile. Il 26-27 e 30 giugno le eventuali semifinali e finali.
Prandelli ha ribadito più volte l'importanza della Confederations Cup come “appuntamento per testare il livello dell'Italia in vista dei Mondiali 2014”. Si punta comunque a fare bene, soprattutto a fare una bella figura davanti ai padroni di casa, dopo il bel 2-2 dello scorso marzo in Svizzera contro gli stessi verdeoro. Dentro il ritiro si respira una buona aria, è una nazionale giovane, con un mix giusto di esperienza e freschezza. I grandi successi partono proprio da qui. E partono da un allenatore che cerca di racchiudere come in una sorte di bolla i propri giocatori durante il ritiro, amalgando un gruppo forte, e cercando di tenerlo lontano dalle polemiche.
Già chiusa nel giro di qualche ora ieri la questione Balotelli sulle dichiarazioni di un pentito di camorra, e soprattutto già archiviata la questione Osvaldo, lasciato a casa per le dichiarazioni poco felici su Andreazzoli nel post partita della finale di Coppa Italia, match in cui il tecnico giallorosso aveva escluso l'attaccante italo-argentino. Prandelli, anche in questo caso, ha dimostrato come duro lavoro, sacrificio, e soprattutto disciplina sono gli ingredienti base di questa nazionale. Con cui si può pensare in grande, a partire da stasera contro S.Marino e dalla trasferta di Praga.