In campo neutro a Trieste è andato in scena l’ultimo incontro della stagione 2012/2013 di Lazio e Cagliari. I laziali partono bene con brio e intelligenza, belle le accelerazioni di Konko e Candreva, ma la spinta dura poco e già al ’15 del primo tempo la gara assume tutta un’altra piega. Il Cagliari comincia ad ‘uscire fuori’ e a giocare un bel calcio, fatto di triangolazioni e gioco in profondità. I sardi si rendono pericolosi in più di un’occasione, ma Marchetti con l’ausilio della difesa tira giù la saracinesca. Al ’37 sotto gli attacchi del Cagliari, Cana, migliore dei suoi, è costretto a commettere fallo e si prende il primo giallo della partita.
Poco prima della fine del primo tempo il Cagliari si rende veramente pericoloso con Avelar. Il brasiliano dopo una bella giocata sulla sinistra entra in area di rigore e lascia partire un bel tiro che però si stampa sulla traversa. Nella ripresa sono ancora i rossoblù a fare la partita e Petkovic decide di far entrare Floccari al posto di Kozak. La musica però non cambia, salvo al ’68 quando Cana da circa 40 metri tenta di sorprendere Avramov con un tiro ad effetto che, dopo la deviazione del portiere, si stampa sull’incrocio dei pali. Passano poco meno di dieci minuti ed i sardi si portano in vantaggio. Andrea Dessena, con un bel colpo di testa, insacca in rete il bel cross del neo-entrato Cossu. Colpevole la difesa laziale ed il portiere Marchetti che non ha azzardato l’uscita. Gli ultimi dieci minuti di gara hanno visto la Lazio attaccare, ma anche il Cagliari gestire il vantaggio con sapienza ed esperienza.
Un finale di stagione veramente deludente per una squadra che a gennaio era a meno due dalla capolista Juventus e cha avrebbe potuto qualificarsi per l’Europa League senza problemi se solo fossero arrivati i giusti accorgimenti di mercato. La Lazio conclude in questo modo la stagione, scavalcata dalla Roma in classifica termina l’anno in settima posizione e sarà costretta a vincere la finale di Coppa Italia per accedere ancora in Europa.
POST PARTITA- Nel post partita il match winner Dessena si lascia andare ed afferma. “Siamo una grande squadra ed abbiamo una grande società”. Dalla sponda biancoceleste le dichiarazioni tardano ad arrivare, anzi nessuno si presenta ai microfoni come spesso accade dopo una sconfitta.