Che siano 29 o che siano 31 è una diatriba da lasciare ai posteri e a tutti coloro ancora interessati a dirimere la questione, l’unica cosa certa è che la Juventus è vicina al suo secondo scudetto consecutivo. Due su due per Antonio Conte, che dopo aver preso in mano una squadra reduce da due settimi posti ha saputo cucire addosso alla Vecchia Signora un abito fatto su misura, con la capacità di modificare alcuni dettagli in corsa come successo da qualche partita a questa parte, con l’inserimento di Pogba a centrocampo e Vucinic a fungere da unico attaccante, libero di puntare la porta e, soprattutto, agevolare l’inserimento dei centrocampisti.
Anche in questa stagione, così come in quella passata, gli uomini di centrocampo si sono dimostrati fondamentali per la conquista del tricolore, ormai lontano un solo punto. Le geometrie di Pirlo e la consacrazione di Pogba sono state indubbiamente due delle note liete di quest’anno, ma il vero protagonista, forse ancor più che lo scorso anno, è stato Arturo Vidal. Il cileno è arrivato nell’estate di due anni fa accompagnato da qualche dubbio, ma già solo il fatto di aver dovuto battere la concorrenza del Bayern Monaco costituì un segnale sul valore di questo centrocampista tuttofare acquistato dal Bayer Leverkusen per 10,5 milioni di euro. Ora Vidal vale tre volte tanto, almeno a giudicare dalle voci di mercato che vorrebbero lo stesso Bayern pronto a una offerta di 35 milioni di euro per portarlo alla corte di Guardiola. La Juve vuole trattenerlo, il giocatore vuole restare, ma un’offerta del genere rischia di far vacillare qualunque dirigente, per quanto un giocatore come Vidal sia difficilmente sostituibile e una squadra come la Juve non possa privarsene se vuole continuare a restare ai vertici.
L’importanza di Vidal non può essere limitata ai numeri, considerando l’enorme lavoro di copertura e inserimento che compie ogni partita, nonché i chilometri macinati senza sosta che fanno del cileno la rappresentazione del centrocampista moderno quasi perfetto, capace di impostare, recuperare palloni, pressare gli avversari e andare in gol. Perché sì, alla fine poi tutto si riduce ai numeri e anche in questo caso quelli di Vidal sono incredibili, visto che parliamo di un centrocampista. Quest’anno Vidal è andato a segno in quattordici occasioni, diventando il capocannoniere della Juventus davanti a Vucinic (13), Quagliarella (12) e Giovinco (11); un bottino che avrebbe potuto essere anche superiore se non avesse sbagliato due rigori, a fronte dei quattro realizzati. A questi gol vanno anche aggiunti ben quattro assist, confezionati nelle partite di andata giocate contro Udinese e Roma e in quelle di ritorno contro Lazio e Milan. Addirittura impressionante il ruolino di marcia nelle ultime tre giornate di campionato, dove forse complice anche il cambio di modulo deciso da Conte, Vidal ha segnato quattro gol ed elargito due assist.
E’ facile capire come un giocatore come il cileno sia al centro delle voci di mercato e come una quotazione superiore ai 30 milioni di euro non appaia spropositata, pur parlando di un centrocampista. Ecco perché i tifosi appaiono preoccupati da una possibile partenza di Vidal, e se è vero che c’è uno scudetto dietro l’angolo da festeggiare, sperano anche che i dirigenti bianconeri siano tanto accorti da capire che il prossimo anno si deve di nuovo lanciare l’assalto all’Europa, e per farlo “Arturo il Guerriero” è indispensabile.