Torino - Non chiamatela “remuntada”, potrebbe portar male. Chiamatela piuttosto “sogno di mezza primavera”, perché la sua essenza è questa: un sogno. Sconsolata, annichilita, e quasi dispiaciuta per aver creduto di farcela, la Juventus è uscita dall’Allianz Arena con le ossa rotte, e con l’animo di chi riconosce la superiorità altrui. Si farà dunque leva sulla voglia di rivincita e sull’orgoglio di giocatori come Buffon, Pirlo, Barzagli, Marchisio e Vucinic, tutti a riposo nella sfida con il Pescara ad eccezione del montenegrino, sperando nei miracoli che Deportivo la Coruna, Liverpool, e tante altre squadre, hanno compiuto nel passato. Conte ha già avvisato: “Bayern, vedrai la vera Juve”. E con lei, la forza di un paradiso che può diventare inferno per gli avversari: lo Juventus Stadium. La società ha lanciato un hashtag, #iocicredo, e questo video di Sky dá ai tifosi bianconeri mille ragione per farlo. Una su tutte, la citazione sotto il colletto della maglia: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

Tradizione e precedenti - Ispiratosi proprio all’Allianz Arena, dove i tedeschi non hanno avuto neanche il tempo di sedersi che già erano in vantaggio, lo Juventus Stadium ha ampiamente dimostrato nel corso della stagione, di sapersi trasformare in una vera e propria bolgia, durante le notti europee. Memorabil la scoppola presa dai campioni in carica, i Blues di Di Matteo, e l’entusiasmo per la sfida con il Celtic. Unico neo, lo sciopero del tifo in occasione dello Shakhtar, che per fortuna non ha comportato grosse ripercussioni. Chissà che il nuovo impianto bianconero non sia teatro di un’impresa mai capitata ai bianconeri: mai infatti la Juventus ha ribaltato un 2-0 subito all’andata, nonostante alcuni numeri, come ci ricorda Eurosport, donino una certa speranza. Dal ’73 ad oggi, ogni dieci anni la Juventus è stata costretta ad affrontare una rimonta in campo europeo, puntualmente completata (nell’83 non ce ne fu bisogno, la Juventus venne sconfitta solo in finale dall’Amburgo): OM, Benfica e Real Madrid le vittime. Con i galacticos la rimonta più bella, il 3-1 al Delle Alpi dopo il 2-1 del Bernabeu, che portò poi in quel di Manchester, amaro ricordo di una cavalcata indimenticabile. Pirlo suona la carica, ricordando i miracoli da lui subiti quando vestiva la maglia del Milan: "A Istanbul contro il Liverpool vincevamo 3-0 ed eravamo convinti di alzare la Champions. Finì 3-3 e perdemmo ai rigori. Per non parlare di La Coruna. Dopo il 4-1 di San Siro abbiamo perso 4-0 in Spagna. Ed eravamo il Milan, mica una squadra qualsiasi...". L’ultimo ricordo del Bayern a Torino è pessimo e segnò l’inizio della fine della Juventus di Ferrara. I bavaresi arrivarono all’Olimpico per vincere, e lo fecero per 4-1, ottenendo la qualificazione agli ottavi a discapito della stessa Juventus. Prima di allora, solo due altre sfide: nel 2004, Nedved decise l’ultima sfida del girone, vinta per 1-0, mentre un anno più tardi, sempre nei gironi eliminatori, la Vecchia Signora vendicò il 2-1 subito a Monaco con lo stesso risultato. Di Ibra, Deisler e Trezeguet le reti. Heynckes conosce la Juve e la rispetta: "La Juventus è una grande squadra, in grado di rendere possibile anche l'impossibile”. Sugli scudi lui, Robben e Neuer, in merito alle parole di Vucinic, che ha parlato di guerra, tutti a cercare di smorzare la cattiveria agonistica che sta caricando la Vecchia Signora.

Arbitro – La designazione dell’arbitro non può che far sorridere i tifosi bianconeri. Carlos Velasco Carballo, che dirigerà il match, era infatti il quarto uomo della sconfitta bavarese in finale di Champions League contro il Chelsea. Per chi non se lo ricordasse, il Bayern perse ai rigori la coppa, giocando la partita nel proprio stadio. Con la Juventus invece non ci sono precedenti.

Qui Juve – In attacco ci sarà Vucinic, accompagnato da Quagliarella. La chiave della partita potrebbe essere lui, che ha saltato i primi 65 minuti dell’andata per un disgraziato attacco febbrile: in quel poco che ha giocato ha dato segni di vita ad una Juventus che ormai non c’era più. D’altronde, la difesa del Bayern, che spesso si dimostra fragile, fa ben sperare, specie se Vucinic giocherà tra le linee. Come detto, il partner sarà “Quaglia” e non Giovinco, a causa dell’infortunio al ginocchio patito sabato. Matri sarà pronto a subentrare dalla panchina, anche perché non ci saranno altre scelte: sia Bendtner che Anelka sono infortunati. Altri problemi sono a centrocampo, dove Vidal e Lichtsteiner – tra i più in forma del momento – dovranno guardare la gara dalla tribuna, a causa dei gialli rimediati a Monaco e costati una giornata di squalifica. Quindi, spazio a Pogba, al posto di Vidal, e Padoin sulla destra. Per il resto solito “esercito”: Pirlo e Marchisio a completare il centrocampo, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa. Da segnalare il ritorno di Caceres, convocato dopo il brutto incidente stradale di cui è stato vittima. In fondo, un Buffon voglioso di far rimangiare le parole a Beckenbauer.

Qui Bayern – Il giovane Toni, infortunatosi all’adduttore, non ci sarà e verrà sostituito dall’oneroso Javi Martinez, che farà coppia con Schweinsteiger. Robben dovrebbe essere titolare, l’indizio numero uno è la sua presenza in conferenza stampa, come esterno di destra. Suo speculare il francese Ribery, che ha scampato la prova tv per l’entrataccia su Vidal, con Müller tra i due. La punta sarà quel diavolo di Mandzukic, che tanto ha fatto penare Pirlo, mentre la difesa non offre novità: Alaba, Dante, Van Buyten e Lahm, per un 4-2-3-1 che fa tremare le gambe a molti.

Quote – La sfida, bollata come match da 1X2, è tutt’altro che facile da leggere: prevarrà la voglia di rivincita e l’orgoglio bianconero, o lo strapotere tecnico-tattico bavarese? Snai regala quote in perfetta parità: entrambe le vittorie delle due squadre sono quotate a 2,55, mentre il pareggio paga 3,50. Il gol non regala molto, solo 1,60, mentre un vantaggio bianconero all’intervallo potrebbe essere una buona soluzione a 3,15. Per i più impavidi, il passaggio del turno della squadra di Conte paga 5,75, cifra molto allettante. Ai sogni ci pensano i risultati esatti: 3-0 quotato 20, 4-1 quotato 60. Chi non ci crede è perduto.