Dopo la magnifica rovesciata di Giroud all'andata, sono i gol di Ziyech ed Emerson Palmieri a decidere la sfida di Stamford Bridge e a proiettare il Chelsea ai quarti di finale di Champions League. A Londra i Blues non concedono quasi nulla all'Atlético Madrid di Simeone che fatica sotto porta, si scopre e si fa infilare due volte in contropiede, prima dall'ex Ajax e poi a partita ormai chiusa dall'esterno della Nazionale di Roberto Mancini. Dopo City e Liverpool quindi anche il Chelsea accede ai quarti mentre la capolista della Liga saluta anticipatamente la corsa per la finale di Istanbul.
Tuchel conferma la difesa a 3 vista anche all’andata, cambiando però un interprete: davanti a Mendy, insieme ad Azpilicueta e Rudiger c’è Zouma. In mezzo al campo le assenze di Jorginho e Mount costringono i Blues a giocare con Kanté e Kovacic mentre in attacco c’è dal 1’ Werner con Ziyech e Havertz, fuori Giroud. Classico 4-4-2 per Simeone che ritrova Trippier e Renan Lodi in difesa, in mezzo al campo spazio a Koke e Saul con Llorente e Carrasco sugli esterni mentre in attacco il tandem è formato da Joao Felix e Luis Suarez.
La sconfitta dell’andata al Wanda Metropolitano costringe l’Atlético del Cholo Simeone a snaturare il proprio modo di giocare per andare a caccia di un gol che non solo pareggerebbe i conti nel totale, ma potrebbe anche ribaltare la sfida dal punto di vista psicologico. I Colchoneros faticano però ad aprire la scatola difensiva di un Chelsea che concede poco, pochissimo e che soprattutto porta tanto pressing anche nella metà campo avversaria. La prima mezz’ora dello Stamford Bridge è quindi di puro studio per le due squadre, con l’Atléti che non calcia mai in porta ma recrimina per un contatto appena fuori dall’area tra Azpilicueta e Carrasco: il centrale spagnolo tocca male all’indietro per Mendy, Carrasco prova ad intervenire ma finisce giù dopo un leggero contatto e per Orsato non c’è nulla. È però il 34’ il minuto nel quale cambia la sfida, con un contropiede da mostrare in tutte le scuole calcio: l’Atléti gestisce malissimo una punizione a metà campo, Havertz manda in campo aperto Werner che entra in area e serve al centro un pallone facile facile per Ziyech: destro sotto le gambe di Oblak e 1-0 Chelsea. Lo svantaggio mette in difficoltà gli spagnoli che provano a reagire timidamente poco prima del 40’ con Joao Felix: il portoghese controlla e calcia con deviazione dal limite ma Mendy blocca. Troppo poco per mettere sotto pressione i Blues che a ridosso del duplice fischio hanno anche la palla del raddoppio con Kovacic che dai sedici metri mette a lato una buona occasione.
Per provare a risollevare la situazione Simeone prova a giocarsi tre carte dalla panchina nel primo quarto d’ora della del secondo tempo: entrano Hermoso, Dembelé e Correa ma i risultati non sono quelli sperati. In avvio di ripresa è infatti il Chelsea ad essere ancora pericoloso grazie a Ziyech che con il passare dei minuti cresce di qualità e intensità di giocate: al 48’ il marocchino passa in mezzo al campo e manda in verticale Werner che si presenta in area e incrocia ma è attento Oblak. Lo stesso ex Ajax qualche minuto dopo impegna proprio il portiere sloveno: stop e mancino in caduta per Ziyech che non trova il gol per la smanacciata in angolo di Oblak. Oltre alle difficoltà in fase offensiva per l’Atléti, con il passare dei minuti, aumentano anche i problemi nel contenere i contropiedi dei Blues che al 62’ sfondano di nuovo con Werner che prova ad ubriacare di finte Gimenez e poi calcia con il mancino ma il pallone è a lato. L’ultima mossa di Simeone porta il nome di Lemar e il suo ingresso corrisponde con le due occasioni migliori della ripresa per i suoi: nel giro di pochi minuti Joao Felix prima calcia addosso a Mendy da posizione defilata, poi dal limite prova ad incrociare ma una deviazione manda il pallone in corner non di molto. Ed è proprio dagli sviluppi del calcio d’angolo che si spengono le speranze dell’Atléti. Dopo i richiami di Orsato, l’ex centrale della Fiorentina Savic esagera colpendo con una gomitata Rudiger in pieno petto: il direttore di gara è a due passi ed estrae il cartellino rosso all’indirizzo del montenegrino. Finale anche con l’uomo in più per il Chelsea che rischia però ancora nel recupero: di nuovo Joao Felix che al 93’ da dentro l’area calcia potente ma Mendy devia in corner. Ma la paura la cancella definitivamente al 94’ Emerson Palmieri che al primo pallone toccato firma il gol del definitivo 2-0: sull’ennesimo contropiede i Blues trovano la via della rete con il 33 che incrocia con il mancino e fa esplodere la festa dei suoi compagni. A Stamford Bridge il Chelsea vince e passa ai quarti di Champions League.
Chelsea 3-4-3 | Mendy; Azpilicueta, Zouma, Rudiger; James, Kanté, Kovacic, Marcos Alonso (dal 94’ Chilwell); Ziyech (dal 77’ Pulisic), Werner (dal 83’ Hudson-Odoi), Havertz (dal 94’ Emerson). Allenatore: Thomas Tuchel.
Atlético Madrid 4-4-2 | Oblak; Trippier (dal 69’ Lemar), Savic, Gimenez, Renan Lodi (dal 46’ Hermoso); Llorente, Koke, Saul, Carrasco (dal 53’ Dembelé); Joao Felix, Suarez (dal 59’ Correa). Allenatore: Diego Simeone.
Arbitro: Daniele Orsato. Ammoniti: Havertz (30’), Renan Lodi (31’), Saul (51’), Gimenez (60’), Koke (72’). Espulso: Savic (82’).
Match valido per il ritardo degli ottavi di finale di Champions League. Si gioca allo Stamford Bridge di Londra.