Il Bayern Monaco è campione d'Europa per la sesta volta nella sua storia! I bavaresi allenati da Hans-Dieter Flick vincono di misura la finale di Lisbona contro il PSG che vede sfumare il sogno della prima Champions League: a firmare lo 0-1 finale ci pensa Kingsley Coman, ex Juventus, chiamato in causa dal 1' al posto di Perisic e la sua presenza si è rivelata decisiva. Il gol del francese non vale solo la vittoria della coppa dalle grandi orecchie, tra l'altro vinta con undici vittorie in undici partite, ma anche il triplete per il Bayern che vincono tutto per la seconda volta bissando quanto fatto nel 2013. Per il PSG tanti rimpianti, dagli errori sotto porta di Neymar e Mbappé alla sbavatura difensiva che consegna la coppa a Flick e ai suoi ragazzi.
Le formazioni
Scelte confermate per entrambi gli allenatori rispetto alle previsioni della vigilia: nel PSG riprende il proprio posto tra i pali Keylor Navas, guida la difesa Thiago Silva con Marquinhos davanti alla linea a 4 insieme a Herrera e Paredes mentre davanti viene confermato il tridente con Di Maria, Mbappé e Neymar. Panchina per Verratti, non ancora al top della condizione, e per Mauro Icardi. Il Bayern risponde con il solito 4-2-3-1 ma Flick cambia un interprete nell’undici titolare, ovvero Perisic che lascia il posto a Coman: il resto dello schieramento resta lo stesso, con Boateng e Alaba coppia centrale, Goretzka in mediana insieme a Thiago e Müller a supporto di Lewandowski.
La partita
Con due squadre così ricche di talento e campioni ci si aspettava una partita scoppiettante e ricca di occasioni e così è stato. Il primo tempo del Da Luz, pur terminando a reti inviolate, propone almeno un paio di occasioni importanti per parte che costringono Navas e Neuer ad essere protagonisti dei primi 45’. La partita entra veramente nel vivo dopo il quarto d’ora di studio da parte delle due squadre che aveva però evidenziato come il Bayern sia maggiormente in grado di gestire il possesso mentre il PSG ha subito l’obiettivo di ribaltare il fronte d’attacco imbucando per le punte. Il gioco dei parigini si dimostra efficace e al 18’ nasce la prima palla gol della serata: verticalizzazione veloce per Neymar che entra in area ma non riesce a superare Neuer il quale con la mano di richiamo riesce a stoppare il pallone che il brasiliano aveva infilato sotto le gambe: sulla palla vagante ci si avventa di nuovo O’Ney ma con i piedi il portiere e tedesco mette in corner.
La chance dei parigini suona come campanello d’allarme per il Bayern che non ci sta e si iscrive alla partita al 22’ andando a centimetri dal gol con un’invenzione di Lewandowski che in una frazione di secondo e in un fazzoletto si gira in area ma non calcia alla perfezione e centra il palo alla destra di Keylor Navas. La sensazione è che la partita sia estremamente equilibrata e che ad ogni tentativo ci sia l’immediata risposta dall’altra parte del campo: al 24’ Di Maria riceve una gran palla dopo un triangolo con Herrera ma da buona posizione calcia alto con il piede non suo e dall’altra parte arriva la seconda chance per il Bayern e per Lewandowski che gira di testa addirittura in caduta ma Navas c’è in due tempi. Cala il numero di occasioni nel finale di primo tempo che ripropone lo stesso canovaccio dei primi 15’ ma la difesa del Bayern al 45’ rischia di complicarsi dannatamente la vita concedendo forse l’occasione più ghiotta ai parigini: sbaglia l’uscita Alaba, Mbappé scambia con Herrera che riserve quasi sul dischetto dell’area di rigore l’ex Monaco il quale calcia piano, pianissimo tra le mani di Neuer. Errore da matita blu per il fenomeno francese che da lì poteva e doveva far di più.
La ripresa del gioco dopo l’intervallo assomiglia molto al primo quarto d’ora di partita: Bayern aggressivo che manovra il pallone e PSG più attendista ma ben messo e pronto a ripartire in contropiede cosa che, però, non riesce quasi mai a fare in tutto il secondo tempo. A differenza però di quanto fatto vedere in avvio di gara, questa volta il Bayern non solo mantiene il possesso ma al 59’ riesce anche a trovare la stoccata vincente dopo una bella azione manovrata: dopo un primo tentativo di cross ribattuto la palla arriva sui piedi di Kimmich che dalla destra alza la testa e pennella sul secondo palo dove c’è ben appostato Kingsley Coman il quale sfugge alla marcatura di Kehrer e di testa la schiaccia sul palo lontano firmando lo 0-1 che avvicina tanto il Bayern alla sua sesta Champions League.
Ma tra i bavaresi e il successo ci sono ancora più di trenta minuti durante i quali il PSG cerca di spegnere l’entusiasmo tedesco e a pareggiare i conti ma in una fase centrale, caratterizzata da sussulti principalmente fatti di nervi e di orgoglio, i ragazzi di Tuchel vanno a sbattere contro un muro chiamato Manuel Neuer: il fenomeno in maglia 1 con due delle sue uscite sbarra la strada prima a Marquinhos al 70’, su grande giocata di Di Maria, e poi a Mbappé, fermato però poi dal fuorigioco. I 5 di recupero offrono ai parigini la possibilità di un tutto per tutto che vede però spegnere le speranze al 92’: Neymar si gira su se stesso in area di rigore, Neuer esce non benissimo, palla che attraversa tutta l’area di rigore con Choupo-Moting che non riesce clamorosamente a metterci il piede per il tap-in. È l’ultimo atto della finale di Lisbona: finisce 0-1, il Bayern è Campione d’Europa.
Il tabellino
PSG 4-3-3 | Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Herrera (Draxler, min. 72), Marquinhos (Verratti, min. 65), Paredes; Di Maria, Mbappé, Neymar. Allenatore: Thomas Tuchel.
Bayern M. 4-2-3-1 | Neuer; Kimmich, Boateng (Süle, min. 25), Alaba, Davies; Thiago (Tolisso, min. 86), Goretzka; Gnabry (Coutinho, min. 68), Müller, Coman (Perisic, min. 68); Lewandowski. Allenatore: Hans-Dieter Flick.
Arbitro Daniele Orsato (ITA). Ammoniti Davies (min. 28), Gnabry (min. 52), Paredes (min. 52), Süle (min. 56), Neymar (min. 81), Thiago Silva (min. 83), Kurzawa (min. 85), Müller (min. 90+4).
Match valido per la Finale di Champions League. Si gioca allo stadio Da Luz di Lisbona.