Dopo tanti anni caratterizzati da delusione e rimpianti il Paris Saint-Germain conquista la sua prima finale di Champions League. Tutto facile per i parigini che dominano per 90' e battono 0-3 un Lipsia decisamente sotto tono rispetto a quello visto contro l'Atletico Madrid: i ragazzi di Tuchel impongono il loro gioco e con i gol di Marquinhos, Di Maria e Bernat "matano" i tori rossi e si aggiudicano l'accesso alla finale di domenica. Domani la seconda semifinale tra Lione e Bayern Monaco per conoscere l'avversaria dei parigini.
Le formazioni
Un solo cambio per il Lipsia rispetto alla formazione che ha battuto l’Atletico Madrid: in difesa torna dal 1’ il giovane Mukiele al posto di Halstenberg. Il resto degli uomini rimane invariato: Kampl con Sabitzer in mediana e Poulsen unica punta supportato da da Olmo e dall’ex Nkunku. Nel PSG Tuchel taglia fuori dall’undici titolare Mauro Icardi e lancia dall’inizio Di Maria e Mbappé insieme a Neymar: Verratti recupera solo per la panchina, in mezzo al campo ci sono Herrera, Marquinhos e Paredes.
La partita
Il coraggio e il bel gioco messo in mostra dal Lipsia di Nagelsmann contro l’Atletico Madrid non si vedono quasi mai nel corso di una prima frazione che il PSG amministra in maniera intelligente per poi colpire sulle disattenzioni dei tedeschi: la retroguardia guidata da Upamecano e completata da Klostermann e Mukiele infatti non sembra essere particolarmente in serata, e a loro si aggiunge anche un Gulacsi molto pasticcione. I primi segnali di sbandamento arrivano subito dopo sei minuti quando Mbappé inventa un filtrante per Neymar che a tu per tu con Gulacsi calcia d’esterno ma pizzica il palo, il primo della sua serata. Passano pochi secondi e il portiere ungherese combina un enorme pasticcio che porta al gol di Mbappé ma per sua fortuna è tutto fermo: il suo rilancio viene deviato da Neymar con il braccio e Kuipers assegna il fallo in attacco. È solo una questione di minuti: il Lipsia infatti non esce da un avvio complicato e al 13’ va sotto. Punizione dalla sinistra battuta da Di Maria che pennella una bellissima traiettoria in mezzo all’area dove sbuca Marquinhos il quale schiaccia in porta indisturbato il gol dello 0-1.
Il vantaggio è meritato ma sembra dare un’apparente scossa ai tori rossi: la squadra di Nagelsmann rialza leggermente la testa e al 25’ riesce a rendersi pericolosa per la prima, ed unica, volta nel primo tempo con un destro di prima di Poulsen che sibila alla sinistra della porta di Sergio Rico. In realtà non è altro che un fuoco di paglia perché il PSG torna a macinare gioco e occasioni e lo fa soprattutto con un Neymar nuovamente protagonista e al centro di quasi tutte le azioni parigine: al 35’, da praticamente la stessa posizione della punizione che ha portato al gol di Marquinhos, ma dal versante opposto, O’Ney si inventa un destro che aggira la barriera e si stampa sulla base del palo esterno, di nuovo. Le prodezze del fenomeno brasiliano nel primo tempo del Da Luz però non sono finite perché l’ex Barça ci mette lo zampino anche sul gol dello 0-2 che chiude la prima frazione: altro errore di Gulacsi, questa volta il recupero palla del PSG è regolare e allora verticalizzazione per Neymar che con un tacco volante mette Di Maria davanti alla porta dove il Fideo non può sbagliare e timbra il raddoppio.
Al rientro dall’intervallo Nagelsmann sa che deve giocarsi il tutto per tutto per recuperare i due gol di svantaggio e si gioca subito le due carte offensive: dentro Schick e Forsberg per Olmo e Nkunku, poco incisivi. E c’è da dire che almeno inizialmente sopratutto l’ingresso dello svedese porta i suoi frutti: grazie alla qualità e alle caratteristiche del dieci il Lipsia riesce ad alzare il baricentro e a gestire meglio il possesso senza però portare mai pericoli dalle parti di Sergio Rico. L’unico tentativo è quello di Forsberg dalla distanza ma il suo tiro termina alto. Il buon avvio di ripresa avrebbe potuto far ben sperare per i tedesche che però subiscono al 56’ la doccia gelida dello 0-3: Mukiele va giù sull’attacco di Herrera, lascia correre Kuipers, palla che diventa buona per Di Maria il quale crossa sul primo palo dove Bernat ha seguito l’azione e la conclude con la girata di testa per il tris parigino. Il gol dello spagnolo è la sentenza su una partita che non è quasi mai stata in discussione e che nella mezzora finale il PSG amministra senza nessun tipo di problema, gestendo le energie in vista della finale di domenica dove Tuchel potrà far affidamento anche su Verratti, in campo nei minuti finali a risultato ampiamente acquisito: il PSG vince 0-3 e conquista la sua prima finale di Champions League.
Il tabellino
Lipsia 3-4-2-1 | Gulacsi; Klostermann (Orban, min. 83), Upamecano, Mukiele; Laimer (Halstenberg, min. 62), Sabitzer, Kampl (Adams, min. 64), Angelino; Nkunku (Forsberg, min. 46), Dani Olmo (Schick, min. 46); Poulsen. Allenatore: Julian Nagelsmann
PSG 4-3-3 | Sergio Rico; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Paredes (Draxler, min. 83), Marquinhos, Herrera (Verratti, min. 83); Di Maria (Sarabia, min. 87), Mbappé (Choupo-Moting, min. 86), Neymar. Allenatore: Thomas Tuchel
Arbitro Bjorn Kuipers. Ammoniti Kimpembe (min. 45+3), Laimer (min. 61), Halstenberg (min. 79), Poulsen (min. 79).
Match valido per la semifinale di Champions League. Si gioca allo stadio Da Luz di Lisbona.