Il vento del destino ha deciso di soffiare su quel sogno, condiviso da un'intera parte del globo, trasformandolo in una realtà magicamente distorta nella notte delle streghe. Per la prima volta nella storia, assumendo quel tono epico che non si discosta mai da questa magica competizione, le due facce della stessa medaglia si troveranno di fronte per contendersi lo scettro del Sud America, per riempire quei 200 minuti che inevitabilmente passeranno alla storia. Già, perché Boca Juniors e River Plate si sfideranno nella finale di Copa Libertadores 2018. Sono tredici parole racchiuse in ventuno giorni, uno squilibrio temporale pronto ad inglobare anche chi non ha nessun attaccamento alle due squadre ma che, per la prima volta, potrà beneficiare di uno spettacolo mai visto prima per importanza, pathos e oro.
Il cammino delle due grandi squadre di Buenos Aires è stato perfettamente parallelo con gli "Xeneizes" che hanno fatto fuori, senza troppi affanni, il Palmeiras mentre i Millonarios sono stati protagonisti di una vera e propria impresa eliminando i campioni in carica del Gremio grazie ad un stupenda rimonta al ritorno. Il vento del destino ha soffiato in modo netto e deciso regalando la mitologica guerra dei mondi proprio nell'ultima edizione con la doppia finale, un segno che lascia spazio a poche interpretazioni ma a tante conclusioni per un equilibrio che tante volte verrà sovvertito.
Le due sfide che coroneranno la massima competizione sudamericana per club saranno la numero 247 e la 248 della rivalità più intensa ed infuocata del globo: sono 88 le vittorie del Boca Juniors mentre 81 i successi del River Plate, nel mezzo 77 pareggi e migliaia di aneddoti da intersecare all'interno di un lungo viaggio che è cominciato il 24 agosto del 1913 con il primo scontro ufficiale tra i due club in un match di Primer Division. In Copa Libertadores, invece, sono 24 i precedenti tra Boca Juniors e River Plate con gli Xeneizes che hanno trionfato 10 volte contro i 7 successi dei MIllonarios e 7 pareggi. Mai prima d'ora, però, le due squadre si erano incontrate in finale e, dunque, questa cinquantanovesima edizione della Libertadores, passerà alla storia sognando di entrare nella leggenda.
Il 7 e il 28 novembre saranno i giorni del grande confronto, dell'ennesimo duello pronto ad incendiare (sportivamente) le strade di Buenos Aires in cui il giallo, il blu, il bianco ed il rosso la faranno da padrone rendendo il mondo circostante soltanto un grande sfondo per un quadro epico. Saranno nuovamente faccia a faccia due scuole di pensiero opposte, due modi diversi di intendere la realtà della vita come se la povertà e la ricchezza fossero marchi indelebili o fardelli da portare dietro per un'intera esistenza. Roba da non credere in qualsiasi altro posto del mondo ma non in Argentina, li dove è tutto concentrato in quei catini infernali che aspettano solo di ribollire. Non ci saranno soltanto gli occhi di un continente ma quelli del Mondo e di chi sogna questa sfida dalla notte dei tempi. Perché Buenos Aires sarà la capitale di tutto, ingloberà la sua Atene e la sua Sparta per uno spettacolo che si preannuncia epico: il SuperClasico.