Un'Italia perfetta in ogni reparto, quella vista ieri contro la Polonia. Giocando una gara accorta e concentrata, gli Azzurri si portano a casa i tre punti ed evitano la retrocessione in League B. Nessun bocciato, dunque, nella sfida di ieri, che ha confermato le doti di un gruppo che ora può e deve solamente crescere. Passiamo ad analizzare nel dettaglio le prestazioni dei singoli:

Donnarumma - voto 6.5: sarebbe 6 date le poche occasioni avute per mettersi in mostra, ma il mezzo voto in più ma per l'attenzione avuta in alcune occasioni, si vedano le due paratone su Grosicki. Qualche uscita a vuoto da evitare in futuro, ma la crescita di un calciatore passa anche per le sfide in cui non c'è bisogno di esaltarsi con i miracoli.

Florenzi - voto 6: nulla di più per il moto perpetuo della Roma, forse leggermente indietro dal punto di vista fisico rispetto ai compagni. Florenzi attacca poco ma tutto sommato non crea danni, ci sta ogni tanto tirare il freno.

Bonucci - voto 6.5: qualche sbavatura, soprattutto nei minuti finali, ma tanta sicurezza assieme al compagno di reparto. Bonnie dà esperienza al reparto intero, contribuendo soprattutto dal punto di vista mentale.

Chiellini - voto 6.5: molto più granitico in fase difensiva rispetto a Bonucci. Lo juventino continua ad inanellare una serie di prestazioni perfette, forse nella sua miglior stagione da quando veste la maglia della Juventus. Anche ieri, Chiello non delude, duellando senza problemi con lo scomodo cliente Lewandovski.

Biraghi - voto 7: sicuramente un voto gonfiato dal goal. Ma rete a parte, l'esterno della Fiorentina ha disputato una grande partita, andando a spingere in attacco quando c'era bisogno. La timidezza dell'esordio è ormai acqua passata, che Mancini abbia trovato finalmente il terzino sinitro di ruolo mancato in questi anni?

Piccini - voto 6: senza infamia e senza gloria la prova dell'esterno del Valencia. Entra tardi ma apporta voglia di fare. Un calciatore da visionare anche in seguito.

Barella - voto 7.5: il migliore dei nostri. E' praticamente ovunque: ruba palloni in difesa, lotta a centrocampo e pressa in attacco, costringendo i polacchi ad allargarsi al momento di difendersi. Il giovane centrocampista del Cagliari non sbaglia praticamente nulla, confermandosi come uno dei nostri migliori prospetti.

Jorginho - voto 7.5: la traversa al secondo di gioco è solo il preludio di una sfida sontuosa. Il mediano del Chelsea non è più quello visto all'esordio in Nazionale contro la Svezia. E' un atleta maturo, capace sia di verticalizzare che di allargare ai compagni. Grazie a Sarri, l'italo-brasiliano è diventato uno dei migliori interpreti nel suo ruolo, una bella notizia per Mancini in ottica futura.

Verratti - voto 7: finalmente Verratti! Dopo tanta attesa ed altrettante prestazioni sottotono, il gioiellino del Paris Saint-Germain ha disputato una gara sontuosa. Assieme a Jorginho ha spesso dialogato, consentendogli una facilità di palleggio mancata nelle scorse sfide. Conte e Ventura avevano intuito la necessità del doppio regista, con Mancini questa idea potrebbe diventare una felice realta.

Chiesa - voto 6.5: lotta come un dannato e conclude in crescendo. Parte inizialmente sottotono, riuscendo però a crescere e ad aggredire con pericolosità fino al novantesimo. Chiesa è forse il talento offensivo più costante che abbiamo e, con l'aumento del feeling con i compagni, potrebbe diventare davvero indispensabile.

Bernardeschi - voto 6.5: il meno brillante dei tre, complice anche la posizione analoga. Dopo esterno e mezzala nella Juventus, Berna si guadagna però la pagnotta anche da prima punta, provando spesso a segnare. Il talento c'è, ora però dovranno trovagli la perfetta collocazione tattica per farlo esplodere definitivamente.

Insigne - voto 6.5: meno sprecone delle scorse uscite, Insigne diventa il riferimento offensivo più esperto. Le varie partite della Nazionale sulle spalle lo aiutano, Lorenzinho si applica in maniera attenta ed educata nel ruolo di esterno mancino.

Lasagna  - voto 6.5: ci mette poco a diventare decisivo. Smentendo gli scettici, entra e dà profondità, servendo di testa Biraghi per il goal. Non la prima punta da goal, ma quella di cui l'Italia ha bisogno in questo momento.