Grande Tottenham per un'ampia fetta della partita, poi un black-out di alcuni minuti a rovinare tutto sul più bello. Più che un cliché ormai si tratta di un film horror che si ripete sempre alla stessa maniera per i tifosi degli Spurs, ieri KO contro l'Inter proprio secondo questo copione. I londinesi sembrano una squadra costruita e bilanciata perfettamente per interpretare una certa idea di calcio ma poi sempre vittima di errori di gestione dei momenti più complessi.
Quando il Tottenham prende un gol, genericamente ne subisce un altro nella stessa partita. Una dura verità che si è riproposta in tantissime partite per la banda di Mauricio Pochettino, chiaro sintomo per una squadra che, come si è soliti dire, "non sa soffrire". A proposito del tecnico argentino, ormai anche il suo ruolo in questi continui fallimenti va valutato. Sicuramente l'ex calciatore ha saputo trasmettere bene la propria idea di gioco ai suoi ragazzi, ma troppo spesso sembra anche lui perdersi in un bicchier d'acqua nella gestione delle sfide, dopo una preparazione sulla carta impeccabile. Ieri, ad esempio, sul parziale di 1-1 è arrivata la scelta discutibile della sostituzione di Harry Kane in favore di Rose: rinunciare al riferimento offensivo, per una squadra così poco abituata a difendere nella propria area, è stato certamente un problema in più nei tremendi minuti finali.
Ed ora? Ci sono diversi motivi per pensare che comunque gli inglesi torneranno a macinare calcio già dal prossimo weekend, in Premier League, contro il Brighton e soprattutto contro molta meno pressione. Ma intanto è arrivata una sconfitta pesante nell'economia della fase a gironi della Champions, perchè ora gli Spurs dovranno rincorrere ed evitare possibilmente di perdere altri punti, prima di scontrarsi nuovamente con i nerazzurri a Wembley. Cercando di non essere il "solito", questa volta, ma di fare qualche altro passo in avanti.