4 su 4 ed un inizio che non poteva essere migliore. L’impatto di Maurizio Sarri in Inghilterra è stato superlativo: 12 punti conquistati su 12 disponibili in Premier League e vetta della classifica condivisa con il Liverpool. La quarta vittoria è stata più complicata del previsto, perché il Bournemouth ha dato prova di essere una squadra molto solida e compatta, come dimostra già da diverso tempo con Eddie Howe in panchina.
Il Chelsea infatti ha dovuto faticare parecchio per avere la meglio: clamorosi gli errori di Wilson nel primo tempo e soprattutto di Akè nella ripresa, entrambi sullo 0-0, che avrebbero potuto complicare di molto il pomeriggio dei Blues. Quello che però è chiaro in questo avvio di stagione è che Sarri ha forse fatto quel salto di qualità dal punto di vista della mentalità – almeno in campo -, importante per vincere le gare sporche come questa. Lo schema è sempre lo stesso, il 4-3-3, con Mateo Kovacic ancora titolare sul centrosinistra insieme agli intoccabili Jorginho e Kantè, difesa confermatissima con Rudiger e David Luiz al centro e con Willian e Hazard a supportare Alvaro Morata in attacco. Una delle sorprese – fino a un certo punto in realtà – tra i giocatori è Marcos Alonso, molto presente nella fase offensiva – anche un palo per lui oltre che a una gran parata di Begovic – e attento in quella difensiva, con Azpilicueta sempre più certezza. Davanti Willian è stato molto pericoloso nel primo tempo ma è calato nella ripresa, così come Morata – ancora appannato –, e proprio da queste due situazioni Sarri trova le mosse che spaccano la partita, inserendo Giroud e Pedro, i quali nel giro di una manciata di minuti costruiscono il goal che porta in vantaggio il Chelsea. Il Bournemouth non reagisce e i Blues la chiudono con Eden Hazard, bravo a battere Begovic in diagonale su assist di Marcos Alonso, e certificano la quarta vittoria consecutiva.
Al di là dello scivolone iniziale in Community Shield, Sarri ha trovato la quadratura del cerchio con questi uomini e probabilmente ha anche individuato i cambi che gli consentiranno di cambiare il volto delle gare: con queste premesse la squadra è pronta a dire la sua contro le superpotenze Liverpool e Manchester City.