Una sconfitta netta, la squadra sprofonda in una crisi profondissima e saltano i nervi. Il Manchester United cade a Old Trafford sotto i colpi del Tottenham e si apre la guerra di Josè Mourinho contro tutti.

Al termine del match, lo Special One si è sfogato in conferenza stampa: “Abbiamo preso 3 goal, ma 3 sono anche le Premier League che ho vinto io. Ne ho vinte più io da solo che tutti gli altri 19 manager messi insieme. Esigo rispetto”. Il tecnico portoghese però non si è fermato e ha aggiunto, riferendosi ai giornalisti presenti: “Mi criticate quando perdiamo, ma anche quando vinciamo e giochiamo bene. Oggi siamo stati aggressivi, abbiamo fatto bene e siamo stati sfortunati. Il pubblico ha applaudito i giocatori perché se lo meritavano”, anche se, quando gli è stato fatto notare che tanti tifosi hanno abbandonato lo stadio durante la partita, l’allenatore ha ammesso: “Anche io me ne sarei andato”, segno di una confusione mentale che ha preso anche lui.

In campo la squadra è stata molto sottotono, al di là delle parole di Mourinho e di qualche buona chance creata nel primo tempo, soprattutto gli uomini che dovrebbero prendere per mano i compagni ed essere decisivi. Primo fra tutti, ovviamente, è Paul Pogba: il francese è chiaramente a disagio, perde palle banali e si esibisce in giocate anche dannose, segno che la testa è già da un’altra parte – a Barcellona, anche se difficilmente l’operazione si concretizzerà. Lukaku è troppo isolato e macchinoso e quando ha sui piedi l’occasionissima – sul retropassaggio errato di Rose – spreca clamorosamente. Poi, una volta andato sotto nel punteggio per effetto del colpo di testa di Kane – marcatura molto rivedibile di Jones -, lo United ha mostrato il fianco al Tottenham, che ne ha approfittato subito con il raddoppio immediato di Lucas Moura – pessimo posizionamento della difesa sul passaggio filtrante per Eriksen. Alli si divora il terzo su altro regalo della retroguardia – Lindelof – ma è ancora il brasiliano ex PSG a chiudere definitivamente i conti in ripartenza, con la difesa sempre scoperta e Smalling sverniciato nell’uno contro uno. Unici a salvarsi della truppa sono Fred a centrocampo – tanta corsa e discreta qualità – e De Gea in porta, che non può nulla sui 3 goal subiti ma si oppone bene in un paio di circostanze. Per Mourinho quindi la situazione è nera e lo spettro dell’esonero si avvicina.