Ogni estate è più o meno la stessa storia, il Watford finisce la Premier a 40 punti e deve ripartire. L'anno scorso il presidente Gino Pozzo ha cambiato tanti elementi, dando a Marco Silva una rosa che sembrava essere abbastanza solida quanto meno per la metà della classifica. Così non è stato. Altro esonero e altra salvezza tranquilla, ma senza nessun sussulto, con piccolo rischio di finire nella lotta per non retrocedere. Javi Gracia ha portato la nave in porto ed è stato riconfermato. Ora lo spagnolo deve trovare la quadratura del cerchio che in questi anni di Premier è mancata.

Sugli obiettivi perseguibili dagli Hornets quest'anno c'è poco da discutere, si punta alla salvezza, macinando qualche punto in più rispetto alle tre stagioni passate. Decisamente meno acquisti, il tecnico spagnolo deve trovare finalmente un undici che permetta ai gialloneri di costruire qualcosa a lungo termine, senza dover fare rivoluzioni ogni anno. Gli incassi sul mercato sono stati importanti, soprattutto grazie all'incredibile cessione di Richarlison all'Everton per la bellezza di 56 milioni di euro. Carillo non è stato riscattato, mentre Molla Wague e Karnezis sono tornati a Udine (con il greco che è passato al Napoli). La vendita poi di Amrabat e Mauro Zarate ha portato nelle casse altri 10 milioni, più l'addio di Pantilimon. Un introito importante e una netta riduzione di un monte ingaggi alzato senza portare ad alcun risultato. Questo il risultato del riordino fatto dalla società.

Parte degli incassi sono stati reinvistiti sul mercato. L'acquisto invernale Deulofeu è stato riscattato dal Barcellona per circa 13 milioni, in modo da dare a Javi Gracia comunque un talento importante per l'attacco, mentre per la difesa è arrivato Masina, per rafforzare delle fasce che non sono mai parse solidissime. Sono poi arrivati i giovani Sema, Navarro, Dahlberg e Wilmot per riallungare la panchina, mentre a fare da vice Gomes è stato ingaggiato l'esperto Foster, che conosce già perfettamente la categoria. Si punterà dunque sul talento dell'ex blaugrana e sul riscatto di Gray, centroavanti pagato ben 20 milioni, ma che non ha rispettato le aspettative, con Stefano Okaka sempre pronto a fare la sua parte. Ci sono poi le certezze Deeney e Pereyra che, dopo gli interessamenti della A, pare essere destinato a restare a Londra. La rosa dunque è stata riordinata e non sconvolta, lo staff tecnico riconfermato e ci sono stati meno proclami. Il Watford si prepara a una stagione di sicuro non da protagonista, ma dove dovrà trovare quella costanza che serve per creare poi un progetto a lungo termine.