Inizia ufficialmente l'era di Maurizio Sarri sulla panchina del Chelsea. Il tecnico toscano, reduce dalla parentesi al Napoli, ha parlato in conferenza stampa, cominciando con il sottolineare la soddisfazione di far parte del club blues: "E' veramente un piacere essere qui a Londra e in Premier League. Al momento è il miglior torneo del mondo. Chiedo scusa per il mio inglese, nel corso delle prossime settimane conto di poter parlare in conferenza in un inglese migliore. Per me è una sfida difficile ma appassionante. Qui ci sono i giocatori e gli allenatori più forti del mondo".
Importante anche un ricordo sul Napoli: "Ho un ricordo stupendo di Napoli, un popolo che amerò sempre. Se ci siamo lasciati male con la società, vorrà dire che ci sono stati degli errori da entrambe le parti. De Laurentiis avrà interpretato male i miei silenzi che erano frutto di incertezza di chi aveva il cuore straziato al fatto di pensare di lasciare. Nei prossimi anni credo che anche questo sarà superato". E su Conte: "Non so cosa serva per mantenere il posto e non mi interessa. Il mio obiettivo è divertirmi ed essere competitivo su tutti i fronti fino alla fine. Nella vita il più grande regalo che uno possa ricevere è fare il suo lavoro divertendosi, ci sono riuscito negli ultimi anni. Se divertirsi fa vincere trofei? A volte sì e a volte no, di sicuro è meglio vincere divertendosi".
Maurizio Sarri ha inoltre parlato della possibilità di vincere dei trofei: "Se fossi uno che si preoccupa sempre, probabilmente non farei questo lavoro. Fare l'allenatore significa assumersi dei rischi ma anche molte soddisfazioni. Quello che è successo in passato al Chelsea non mi interessa. E' vero che non ho vinto nulla negli ultimi quattro anni, ma nessuno a parte la Juventus ha vinto qualcosa. Hazard? E' veramente un giocatore di alto profilo, uno dei primi due o tre in tutta Europa. Spero di farlo migliorare, anche se è difficile visto che ha già raggiunto un livello molto alto".
In ultimo, Sarri ha voluto spegnere le voci su alcuni episodi poco spiacevoli: "Nessuno, tra le persone che mi conosce bene, può definirmi omofobo, né sessista, né razzista. Sono una persona estremamente aperta a livello di mentalità, non ho questo tipo di problemi. Spero di dimostrarlo nel periodo di tempo in cui lavorerò e vivrò qui. Scusarsi conta poco, avere un atteggiamento professionale e morale conta molto di più. Spero mi conosciate a fondo e spero che possiate cambiare idea, spazzata via molto velocemente dal vostro cervello".