Tre partite, tre vittorie. Quella del Mondiale di Russia 2018 è stata la spedizione perfetta finora per la Croazia, vera e propria dominatrice del gruppo D della fase a gironi. Gli ottavi di finale sono stati semplicemente una naturale conseguenza di questo livello prestazionale. L'avversario non sembra, perlomeno sulla carta, così diverso da quelli affrontati finora. Ma occhio a sottovalutare la Danimarca, sia sotto l'aspetto fisico sia sotto quello delle individualità tecniche, Eriksen su tutte.
Zlatko Dalic non è il genere di allenatore così attento alla preparazione del match singolo e per questo non pare, oggi che siamo alla vigilia, intenzionato a cambiare più di tanto il sistema di gioco della propria selezione; anzi al contrario confermerà in toto le proprie idee, che finora gli hanno dato grandi risposte sul campo. Si riparte dal 4-2-3-1, si riparte dalle certezze offensive migliori, quelle garantite con Modric nel ruolo di trequartista e non di mediano, con Kramaric che dovrebbe quindi regolarmente scivolare in panchina. Ad occupare il posto lasciato dalla stella del Real Madrid sarà un calciatore della nostra Serie A: il ballottaggio è fra l'interista Marcelo Brozovic ed il fiorentino (a dire il vero destinato a svincolarsi, ma fino a domani tant'è) Milan Badelj. Il primo risulta avanti nelle quotazioni, ma la grande condizione messa in mostra dal secondo contro l'Islanda rende comunque il dualismo piuttosto vivo.
Il resto dell'undici dovrebbe seguire le indicazioni solite. Fra i pali verrà confermato Subasic. Sulle corsie difensive ok a Vrsaljko e Strinic, si ricompone la coppia Vida-Lovren nelle caselle da difensori centrali. Rakitic sarà centrocampista insieme all'ignota scelta di Dalic, di cui sopra. Rebic e Perisic agiranno come ali, immancabile il già citato Modric alle spalle della punta. Punta che ha un nome ed un cognome: Mario Mandzukic. E chi, se non lui, quando si parla di certezze?