Un punto per uno ed obiettivo raggiunto per entrambe. Danimarca e Francia si accontentano dello 0-0 e passano agli ottavi. Pochissimi sussulti nel match, ma le due squadre ottengono ciò che cercavano: transalpini primi nel Girone C, danesi secondi.

Il Match

Age Hareide stravolge la squadra che ha pareggiato con l'Australia: Christensen davanti alla difesa nel 4-1-4-1, nel mezzo Christian Eriksen insieme a Delaney mentre Cornelius gioca come punta centrale; out Poulsen - squalificato - e Schone, in attacco c'è Braithwaite.

Anche per Didier Deschamps spazio a diversi cambi: riposano Pogba, Matuidi, Umtiti e Mbappè, dentro N'Zonzi, Lemar e Kimpembe; in porta Mandanda sostituisce Lloris, Pavard lascia il posto a Sidibe e davanti chance dal primo minuto per Ousmane Dembèlè.

Ѐ la Danimarca a partire con più convinzione e sfonda più volte a destra con Braithwaite subito in palla, sfruttando le distrazioni della difesa francese, in particolare di Kimpembe troppo molle in un paio di circostanze. Poche idee per i transalpini, che però creano la prima occasione importante al 15' con il sinistro di Olivier Giroud alzato in angolo da Schmeichel. La carica danese si esaurisce e i Bleus prendono il centro del ring, anche se i biancorossi sono pericolosi sui calci piazzati ed in contropiede, ed è proprio su una ripartenza al 29' che Eriksen viene rimontato all'ultimo secondo - forse irregolarmente - da Hernandez, con il centrocampista del Tottenham lanciato da Andreas Cornelius contro Mandanda. Ci provano Dembèlè al 33' con un destro dal limite largo e Griezmann al 39' con un sinistro debole e centrale, ma la Francia fatica ad andare al tiro: tanto giro palla, tanto possesso sulle fasce laterali, poche verticalizzazioni e poche conclusioni.

Kmpembe in difficoltà nel primo tempo | www.twitter.com (@Ligue1Conforama)
Kimpembe in difficoltà nel primo tempo | www.twitter.com (@Ligue1Conforama)

Il secondo tempo comincia come il primo, cioè con la Danimarca a premere in avanti e la Francia morbida nell'approccio. Tra i danesi è sempre Christian Eriksen ad essere il più pericoloso: prima ci prova con un calcio di punizione sul quale Mandanda - non perfetto - blocca in due tempi, poi con un destro dal limite che finisce largo non di molto. Entra Fekir per Griezmann al 69' e l'attaccante del Lione ci mette un minuto ad andare alla conclusione da fuori - sinistro sull'esterno della rete - ma i transalpini non si sbloccano; per la verità nemmeno gli uomini di Hareide sono in grande giornata, anche perché la contemporanea vittoria del Perù significa qualificazione agli ottavi matematica. L'ingresso di Kylian Mbappè ad una decina di minuti dalla fine rinvigorisce i suoi ed è ancora Fekir a farsi vedere con un tiro che obbliga Schmeichel a distendersi per disinnescare il tentativo, ma non accade più nulla e le due squadre festeggiano il passaggio del turno al fischio finale di Ricci.