Giappone e Senegal ritornano in campo dopo aver vinto le rispettive gare d'esordio, sovvertendo ogni pronostico, contro Colombia e Polonia. Entrambe sono a tre punti, a braccetto in vetta al raggruppamento H, e la possibilità di mettere un altro importante mattoncino per la qualificazione agli ottavi è un'occasione troppo ghiotta sia per i nipponici che per gli africani. Qualora i senegalesi dovessero fare ancora bottino pieno, eguaglierebbero Nigeria e Camerun, uniche due africane a riuscire ad approcciare un Mondiale con due vittorie. Se invece a trionfare fossero gli uomini del commissario tecnico Nishino, si tratterebbe di una 'prima volta' in quanto nessuna nazionale asiatica è riuscita - nella storia mondiale - a fare due su due, vincere i primi due match.
"I senegalesi sono molto forti fisicamente, penso che la velocità e la forza fisica sono le loro caratteristiche principali. Negli ultimi giorni ho detto ai miei giocatori che avrebbero dovuto crescere di cinque centimetri e ingrassare di cinque chili. Non sono riusciti a farlo. Quindi dobbiamo cercare di vincere usando bene la palla". Uno spezzone della conferenza stampa pre-gara del cittì giapponese Akira Nishino, il quale senza mezze misure ha lasciato capire quale sarà l'atteggiamento della sua squadra. Si punterà sul possesso palla, e la velocità degli interpreti del suo 4-2-3-1. Rispetto all'esordio, vincente, per 10/11 scenderà in campo la stessa squadra. L'unico possibile cambio, in difesa, con Makino al posto di Shoji. Il terzetto formato da Haraguchi, Kagawa e Inui agirà appena dietro l'unica punta di ruolo, Osako.
Il Senegal, dopo aver messo sotto i temuti polacchi, non ha alcuna intenzione di fermarsi, e punta sul proprio radar i nipponici. "Spensierati e senza paura", così Aliou Cissè vuole in campo i suoi giocatori, così la squadra ha giocato e vinto all'esordio. Gli undici saranno gli stessi, del resto, squadra che vince non si cambia, sin dall'epoca del calcio pionieristico vige questo principio. Il ct più bizzarro dell'intera competizione si affida ancora al 4-3-3, modulo aggressivo, molto offensivo. Koulibaly e Sanè guideranno la difesa, Gueye il centrocampo. In attacco, spazio al tridente fantasioso formato da Manè, Niang e Diouf.
La gara del Central Stadium di Ekaterinburg tra Giappone e Senegal sarà il quarto precedente nella storia di queste due Nazionali, affrontatesi finora solo in amichevole. Ruolino favorevole agli africani, capaci di rimanere imbattuti grazie a due vittorie ed un pareggio. Questo pomeriggio, ci sarà anche un pò d'Italia, in quanto a dirigere il match ci sarà il nostro fischietto, Gianluca Rocchi. L'arbitro italiano dirigerà la sua seconda sfida ai Mondiali di Russia 2018, dopo il pirotecnico 3-3 tra Portogallo e Spagna.
Queste le probabili formazioni:
Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Sakai, Makino, Yoshida, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki; Haraguchi, Kagawa, Inui; Osako. CT: Nishino.
Senegal (4-3-3): K.N’Diaye; Wagué, Koulibaly, Sané, Sabaly; Ismaila, Gueye, N’Diaye; Niang, Diouf, Mané. CT: A. Cissé.