La seconda giornata del gruppo C prende forma nel primo pomeriggio a Samara. Alle ore 14 - direzione affidata allo spagnolo Lahoz - si affrontano Danimarca e Australia. La situazione è diametralmente opposta, la selezione diretta da Hareide raggiunge l'appuntamento dopo il successo conseguito con il Perù, quindi a punteggio pieno. L'Australia, di contro, si trova a quota 0. Battuta d'arresto con la Francia - 2-1 - 90 minuti, comunque, di discreto livello. Per rientrare nel gioco qualificazione, al CT Van Marwijk serve un'affermazione quest'oggi. I socceroos puntano ad entrare nell'ultima tornata a pari merito con la Danimarca - difficile il Perù fermi in serata la Francia - per poi sfruttare un calendario sulla carta favorevole.
La Danimarca si presenta all'appuntamento con il consueto 4-2-3-1, Hareide chiede qualcosa in più ai suoi calciatori di maggior qualità. La trequarti, diretta da Eriksen, centrocampista in forza agli Spurs, è di spessore, il 10 si muove alle spalle di Jorgensen. Al largo, spazio per Pione Sisto e Poulsen. La cerniera mediana è composta da Delaney e Schöne, mentre a dirigere la retroguardia è una vecchia conoscenza del nostro calcio, Simon Kjaer. Christensen rifinisce il pacchetto a protezione di Schmeichel, i laterali bassi sono Dalsgaard e Larsen.
Hareide: "Nella prima partita ci siamo concentrati troppo sul risultato e ci siamo dimenticati della prestazione, per cui se guardassimo alla singola partita dovrei essere preoccupato perché abbiamo concesso troppe occasioni. Delle ultime 16 partite, quella col Perù è stata la gara dove abbiamo rischiato di più. Dovremo fare una prestazione migliore".
Van Marwijk poggia le sue speranze sull'apprezzata solidità difensiva mostrata al cospetto dell'arsenale transalpino, ma in una partita da vincere fondamentale è l'impatto offensivo. Sono due i profili deputati ad attaccare la Danimarca. Rogic ispira Juric - l'alternativa è Nabbout - Leckie e Kruse devono garantire spinta e idee. La zona nevralgica è occupata da Jedinak e Mooy. La difesa a quattro vede, da destra a sinistra, la presenza di Risdon, Sainsbury, Milligan e Behich. Tra i pali Ryan.
"Ho visto la loro gara e ho notato che il Perù ha avuto tante occasioni. Questo è importante perché ci fa capire che non sono impenetrabili e imbattibili. Dovremo giocare con coraggio e tentare di imitarli", questo il pensiero del commissario tecnico dell'Australia.